Morto a Roma Giampietro Nattino, proprietario di Finnat e uno dei più grandi banchieri della Capitale: aveva 89 anni

Morto a Roma Giampietro Nattino, proprietario di Finnat e uno dei più grandi banchieri della Capitale: aveva 89 anni
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ilmessaggero.it ECONOMIA

La capitale finanziaria è Milano. Fino a un po' di tempo fa era così. Ma la tecnologia ha reso la finanza globale. La finanza prolifera dove ci sono soldi da investire. Per questo grazie anche alla famiglia Nattino attiva da poco più di un secolo, pure Roma oggi può definirsi una capitale dell’economia e della finanza, in un contesto che ha favorito il proliferare anche di altri soggetti economici e finanziari. (ilmessaggero.it)

Su altre fonti

Una perdita “che lascia un grande e incolmabile vuoto”. L’amministratore delegato Arturo Nattino, il consiglio di amministrazione, il collegio sindacale, i dirigenti e tutti i dipendenti della banca e del gruppo Banca Finnat Euramerica “ne ricordano con commozione le straordinarie doti umane e professionali che lo hanno da sempre contraddistinto nella sua lunga carriera”. (OglioPoNews)

All’età di 89 anni è morto ieri il banchiere romano Giampietro Nattino, presidente onorario della Banca Finnat, istituto all’ombra del quale si sono mossi grandi e talvolta oscuri intrecci della finanza nazionale, come la scalata fallita di Stefano Ricucci alla Bnl, e altre vicende a cavallo tra la finanza laica e le mura del Vaticano. (Il Fatto Quotidiano)

Nattino è stato il protagonista dello sviluppo della Banca Finnat Euramerica creata nel 1898 dal nonno Pietro, e cresciuta attraverso una lunga esperienza maturata prima come Studio professionale di agenti di cambio, poi come finanziaria e poi commissionaria di Borsa, quindi come Sim e infine, dal 12 febbraio 1998, come gruppo bancario. (Corriere della Sera)

Morto Giampietro Nattino, presidente di Banca Finnat e tra i più noti banchieri della Capitale. Aveva 89 anni

Leggi tutta la notizia Lo annuncia in una nota la banca Finnat, di cui era presidente onorario. (Virgilio)

«Da tempo Giampietro Nattino mi aveva detto che avrebbe desiderato che le sue esequie venissero celebrate qui, in questa chiesa del Gesù, a lui tanto cara. Poi mi aggiunse, con il suo inconfondibile e gentile sorriso e con un po’ di umorismo: “E dopo la funzione, attraversando, tutti potranno tornare subito al lavoro in istituto”». (ilmessaggero.it)

Oltre alle numerose cariche di rilievo ricoperte aveva anche ricevuto gli onori di Cavaliere del lavoro (Milano Finanza)