Khamenei prega per Nasrallah mentre l’Iran teme la rappresaglia

Khamenei prega per Nasrallah mentre l’Iran teme la rappresaglia
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il manifesto ESTERI

Mentre molti iraniani sono in ansia in attesa di un imminente attacco israeliano, la Moschea di Mosalla a Teheran è stata riempita dai sostenitori della Repubblica Islamica in occasione della preghiera del venerdì, dedicata al segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, e al leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, uccisi dagli israeliani. Una gigantesca bandiera palestinese sventolava al centro della folla, e in prima fila erano presenti alti ufficiali militari, religiosi e politici, come dimostrazione di unità e potere, dopo che l’Iran ha lanciato martedì un massiccio bombardamento di circa 200 missili balistici contro Israele (il manifesto)

Ne parlano anche altre testate

Teheran, 4 ott. (il Dolomiti)

Il mondo sciita non ha potuto seppellire Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah ucciso venerdì scorso in un raid israeliano sulla Dahieh, quartiere roccaforte della milizia a Beirut. È allora la figura religiosa più importante a rendere omaggio. (Corriere della Sera)

Un discorso breve, da belligerante, armato. «Il 7 ottobre è stato un atto legittimo, così come legittima è la nostra risposta contro Israele», ha esordito la Guida Suprema della Repubblica islamica dell’Iran durante la preghiera del venerdì nella grande moschea di Teheran, dove si teneva la commemorazione per la morte di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah (la Repubblica)

Khamenei col fucile: "Il 7 ottobre è legittimo. Elimineremo Israele" Hezbollah, capo sparito

Per la prima volta da 24 anni a questa parte l'esercito israeliano ha impiegato aerei da guerra contro edifici civili in Cisgiordania. Le ultime notizie dalla guerra in Medio Oriente e gli aggiornamenti dell'ultima ora sull'escalation tra Israele, Iran e Libano: news di oggi sul conflitto a Gaza. (Fanpage.it)

Un simbolo di bellicosità che amplifica l’unicità della decisione di guidare una preghiera. Non tra le mani, come nel 2019 durante la festa della rottura del digiuno di Ramadan. (Il Fatto Quotidiano)

Riferendosi ad Israele come ad un "lupo assetato di sangue" Khamenei ha anche ribadito che malgrado le perdite subite dagli Hezbollah in Libano – innanzitutto l’eliminazione del loro leader storico Hassan Nasrallah – l’ ‘Asse della Resistenza’ "non si tirerà indietro" e continuerà anzi a combattere "fino alla vittoria". (QUOTIDIANO NAZIONALE)