La nuova grana per Giorgia Meloni: ora Regioni e governo si spaccano

La nuova grana per Giorgia Meloni: ora Regioni e governo si spaccano
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Si accende lo scontro sull'Autonomia differenziata. La riforma del governo Meloni dovrà superare il fuoco incrociato delle regioni governate dal centrosinistra, che si preparano alla battaglia referendaria, e quelle del sud a guida centrodestra, che pur "normalizzate" lasciano intendere che non cederanno nulla su quella che è la vera criticità del provvedimento, ovvero i famosi Lep (livelli essenziali di prestazioni), senza i quali le richieste di autonomia delle regioni ricche saranno automaticamente rispedite al mittente. (Today.it)

Su altre testate

I capigruppo di maggioranza e M5s in Emilia-Romagna scrivono alla Regione perché chieda l'indizione del referendum abrogativo della legge sull'autonomia differenziata. (il Resto del Carlino)

Ci sono tanti esempio anche nel passato, come quando facemmo l'autocertificazione o con la decisione di demandare agli uffici postali la questione dei passaporti" lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. (il Giornale)

Subito le nove materie la cui devoluzione non è subordinata alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni. E, insieme, uno studio pure sulle quattro che furono oggetto della pre-intesa del 2018. (Il Mattino di Padova)

Referendum abrogativo autonomia differenziata, in Emilia Romagna lo chiedono centrosinistra e Cinque Stelle

I capigruppo di maggioranza e Movimento 5 Stelle hanno scritto alla Regione guidata da Bonaccini, che ha tempi stretti visto che il governatore si dimetterà l'11 o il 12 luglio. In Campania convocata una seduta straordinaria e monotematica del consiglio regionale per votare la richiesta presentata dal Pd, dal gruppo De Luca presidente, da Azione, Italia Viva e da altre forze della maggioranza ascolta articolo (Sky Tg24 )

La Regione Emilia-Romagna chieda l’indizione del referendum popolare abrogativo verso la legge sull’autonomia differenziata approvata dal Parlamento su proposta del governo Meloni.A chiederlo, in una documento sono Marcella Zappaterra (Pd, prima firmataria), Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa), Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini Presidente), Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle), Giulia Pigoni (Italia Viva) e Silva Zamboni (Europa Verde). (Corriere Romagna)

Il dibattito su cosa si intenda per «organizzazione della giustizia di pace» è quanto mai aperto. In realtà, ai tempi della modifica del Titolo V ci fu chi si oppose in nome di uno squilibrio sulla giustizia, sia pure di pace (l’ex giudice conciliatore), fra una regione e un’altra. (Corriere della Sera)