Mafia, sfregio senza fine, ancora un boss scarcerato per decorrenza dei termini: libero il "re delle scommesse" Corona

Mafia, sfregio senza fine, ancora un boss scarcerato per decorrenza dei termini: libero il re delle scommesse Corona
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Secolo d'Italia INTERNO

Ci risiamo, la beffa si ripete ancora una volta: un'altra scarcerazione di un boss mafioso che torna libero per decorrenza dei termini. Stavolta le porte del carcere si aprono per Giuseppe Corona, 56 anni, boss emergente nella Cosa nostra orfana di Salvatore Riina, capace di riciclare fiumi di denaro: (Secolo d'Italia)

Su altri media

Dal 41 bis alla libertà. Il boss di mafia Giuseppe Corona è stato scarcerato per decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare: questo quanto sancito dalla terza sezione della Corte d'appello di Palermo, che ha preso atto della scadenza (l'arresto risaliva al 2018) e ha ordinato la remissione in libertà dell’uomo, conosciuto anche il “re delle scommesse” dell’ippodromo. (il Giornale)

Il boss Giuseppe Corona, condannato a 15 anni in appello, è stato scarcerato per decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare: lo ha deciso la terza sezione della Corte d'appello di... (Virgilio)

PALERMO – Quella di Giuseppe Corona è solo l’ultima scarcerazione per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Il boss di Resuttana è stato preceduto da altri condannati tornati liberi dei quali non si può non tenere conto nella nuova mappa della mafia (Livesicilia.it)

Torna in libertà Giuseppe Corona, ritenuto il re delle scommesse dell’ippodromo

Cavilli e scarcerazioni L’ultimo caso denunciato è quello di Giuseppe Corona, il “re delle scommesse” all’Ippodromo di Palermo, accusato di riciclaggio e intestazione fittizia, coinvolto probabilmente anche in alcuni traffici di droga. (La Voce del Patriota)

Dopo Nicola Accardo, Giuseppe Tilotta, Paolo Bongiorno, Calogero Guarino, Vincenzo La Cascia, Raffaele Urso, Andrea Valenti, Filippo Dell’Acqua e Antonino Triolo, anche Giuseppe Corona ha trovato la libertà perché sono decorsi i termini massimi di custodia cautelare e non è stata depositata nei tempi previsti la sentenza di condanna in appello a 15 anni e 2 mesi, pronunciata il 27 marzo scorso». (Giornale di Sicilia)

E’ accusato di riciclaggio ed intestazione fittizia e sottoposto al carcere dure del 41 bis a Milano Opera. (BlogSicilia.it)