Da cassiere in un bar a reggente del mandamento di San Lorenzo a Palermo: ritratto di Corona, scarcerato per decorrenza termini

Da cassiere in un bar a reggente del mandamento di San Lorenzo a Palermo: ritratto di Corona, scarcerato per decorrenza termini
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Giornale di Sicilia INTERNO

Ufficialmente cassiere della Caffetteria Aurora, un bar di fronte al porto, Giuseppe Corona, 56 anni, considerato il reggente del mandamento di San Lorenzo scarcerato ieri per decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare, era finito al centro di inchieste giudiziarie in quanto ritenuto uno degli uomini forti della riorganizzazione mafiosa dopo la morte di Totò Riina. Arrestato nel luglio di sei anni fa, componente del vertice della famiglia e del mandamento di San Lorenzo e Resuttana ma molto legato ai mafiosi di Porta Nuova, secondo gli investigatori sarebbe stato coinvolto in vari traffici di droga vantando «una fitta rete di contatti e amicizie, anche in ambiti leciti della società civile». (Giornale di Sicilia)

Ne parlano anche altre fonti

La terza sezione della Corte d’appello di Palermo lo ha deciso. L'arresto risaliva al 2018. Corona in primo grado aveva avuto 19 anni. (Quotidiano di Sicilia)

PALERMO – Giuseppe Corona è stato scarcerato. Il boss (anche se ha sempre respinto l’accusa) è libero per decorrenza dei termini massimi custodia di cautelare. Era detenuto dal 2018 al 41 bis, il carcere duro riservato ai capimafia, a Milano Opera. (Livesicilia.it)

mercoledì 23 Ottobre 2024 La dichiarazione (ilSicilia.it)

Mafia, chi sono i boss scarcerati: l'ultimo ha lasciato poche ore fa il carcere di Milano Opera

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Avrebbe effettuato investimenti per le famiglie di Porta Nuova e di Resuttana, tra centri scommesse, Compro oro e persino la vendita di preziosi al monte dei pegni. Torna in libertà Giuseppe Corona, condannato a 15 anni e 2 mesi in appello considerato il «re delle scommesse» all’Ippodromo di Palermo (Giornale di Sicilia)

Ci sono a piede libero personaggi la cui appartenenza a Cosa Nostra è certa, altri come Corona con pesanti condanne in secondo grado, altri ancora che gli stessi associati mafiosi intercettati consideravano personaggi chiave per l’intera organizzazione. (Livesicilia.it)