Esplosione a Ercolano, una marcia silenziosa per ricordare le tre vittime
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Esplosione a Ercolano, una marcia silenziosa per ricordare le tre vittime metropolisweb Ercolano. Una marcia silenziosa si è svolta nel pomeriggio in memoria delle vittime dell’esplosione di via Patacca, ad Ercolano, dove lunedì scorso tre giovani sono morti in una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio. Tra i partecipanti anche il deputato di Allenza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che parla di momenti di “tensione tra i familiari e i vicini, che non hanno mai denunciato la presenza della fabbrica abusiva, dichiarando di credere che si trattasse di una fabbrica di detersivi”. (Metropolisweb)
La notizia riportata su altre testate
In un paese del Sud, due donne diverse per età ed esperienze, si incontrano e verranno unite in un tragico destino. (video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it)
Inchiesta condotta dal pm Stella Castaldo e Vincenzo Toscano e dall’aggiunto Simona Di Monte, nella tarda serata di lunedì i carabinieri hanno notificato un decreto di fermo a carico del presunto gestore della fabbrica abusiva di Contrada Patacca. (ilmattino.it)
Oltre al proprietario della casa, trasformata in fabbrica abusiva di fuochi d'artificio, in cui si è verificata l'esplosione lo scorso 18 novembre, è indagata anche l'ex compagna. (Fanpage.it)
È per questo che la Procura di Napoli ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti del 38enne Pasquale Punzo, il proprietario dell’immobile di via Patacca, a Ercolano, trasformato in una fabbrica abusiva di fuochi di artificio illegali ed esploso lunedì scorso causando tre vittime. (napoli.corriere.it)
Qualcuno comincia a raccontare come funzionavano le cose, nell’attività completamente illegale di fabbricazione di fuochi d’artificio che si è conclusa tragicamente lunedì pomeriggio, quando il laboratorio fantasma di via Patacca a Ercolano è esploso dilaniando tre giovani operai, il 18enne albanese Tafciu e le gemelle Sara e Aurora Esposito, di 26 anni. (La Repubblica)
Il loro racconto fa emergere uno scenario di estremo sfruttamento e illegalità, che chiama in causa anche altre persone, un giro che potrebbe essere più grosso. (Sky Tg24 )