Albania, i migranti trasferiti rientrano su una motovedetta a Bari. Nordio: «Se la magistratura esonda dobbiamo intervenire»

Albania, i migranti trasferiti rientrano su una motovedetta a Bari. Nordio: «Se la magistratura esonda dobbiamo intervenire»
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ilmessaggero.it INTERNO

La motovedetta della Guardia Costiera con a bordo i dodici migranti del centro italiano di permanenza per il rimpatrio è ripartita dall'Albania ed è in viaggio per Bari. Ieri la sezione immigrazione del tribunale di Roma non ha convalidato il loro trattenimento all'interno del centro. Nelle prossime ore i migranti saliranno quindi a bordo della motovedetta diretti a Bari, dove - a quanto si apprende - verranno accolti nel Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Bari. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre testate

Il tribunale non convalida il trattenimento dei migranti in Albania. Meloni, "abbiamo contro parte delle istituzioni" (AGI - Agenzia Italia)

«Come proseguiremo con l’applicazione del Protocollo con l’Albania, se si rischia una caterva di altre decisioni del genere? Se davvero vogliamo portare lì 36mila migranti in un anno, servono correttivi. (Avvenire)

Pugno contro pugno, sorrisi, abbracci. GAJDER. (La Stampa)

Meloni e Salvini contro la magistratura per il caso Albania

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine di un convegno a Palermo, è intervenuto dopo le proteste del governo per la sentenza del Tribunale di Roma che annulla i trattenimenti dei migranti nei centri in Albania: “Non è una polemica contro la magistratura ma contro un tipo di sentenza che non solo non amo ma che riteniamo addirittura abnorme, interverremo con provvedimenti legislativi", ha detto il ministro. (la Repubblica)

Da Napoli l’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho commenta così le reazioni, affidate per lo più ai social, di numerosi esponenti della maggioranza dopo la decisione dei giudici della sezione immigrazione del Tribunale di Roma di bocciare il trattenimento dei migranti nei centri di permanenza appena inaugurati in Albania. (Il Fatto Quotidiano)

Per Giorgia Meloni e Matteo Salvini oggi è il nemico è uno solo: la magistratura, le famose “toghe rosse”, i “giudici comunisti” contro cui Fratelli d’Italia si scaglia come mai aveva fatto ai tempi di Berlusconi, anzi allora c’era molta titubanza nell’attaccare i giudici. (Radio Popolare)