COP29: Milei ritira la delegazione argentina
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La COP29 è al suo quarto giorno e la notizia delle ultime 24 ore è il ritiro della delegazione argentina ordinato dal presidente Javier Milei. Oltre 80 rappresentanti del Paese sudamericano si trovano a Baku, in Azerbaigian. Il leader argentino di estrema destra aveva definito la crisi climatica una “menzogna socialista” e durante la campagna elettorale dello scorso anno ha minacciato di ritirarsi dall’accordo di Parigi, anche se poi ha fatto marcia indietro. (Icona Clima)
Su altre fonti
L’Argentina ha ritirato la propria delegazione dalla COP29 sui cambiamenti climatici a Baku, come confermato dal Ministero dell’Ambiente. La decisione rientra nella politica di austerità avviata dal presidente Javier Milei, che ha portato a tagli significativi nel settore pubblico, inclusi la riduzione dei ministeri, il blocco delle opere pubbliche e la riduzione di oltre 32.000 posti di lavoro. (MeteoWeb)
In una conferenza mondiale climatica dove pesa sempre di più la rielezione di Donald Trump - tra scetticismi sul futuro e lo sdoganamento di quei combustibili fossili definiti anche sul palco della Cop29 dal presidente azero Ilham Aliyev come "un dono di Dio" - una notizia arrivata dall'Argentina ha gettato ulteriore sconforto fra i delegati. (la Repubblica)
(La Presse) E' andata in scena questa mattina a Baku, in Azerbaigian, la protesta di circa 50 persone alla sede della Cop29, dove gli attivisti hanno manifestato per chiedere che i Paesi trovino un accordo sui finanziamenti per il clima. (Il Sole 24 ORE)
La Task Force on Net Zero Policy, iniziativa volta a sostenere il Gruppo di esperti di alto livello del Segretario generale delle Nazioni Unite sugli impegni di enti non statali per le emissioni nette pari a zero (HLEG), ha pubblicato oggi il suo rapporto inaugurale, facendo il punto sulla situazione globale e sul contesto politico che regolano le attività a zero emissioni delle grandi imprese e degli istituti finanziari. (QuiFinanza)