"Scossa causata dalle difficoltà Usa. Gli algoritmi hanno amplificato i cali"

Scossa causata dalle difficoltà Usa. Gli algoritmi hanno amplificato i cali
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il Giornale ECONOMIA

Pietro Giuliani Pietro Giuliani, presidente e fondatore di Azimut, che cosa è accaduto lunedì scorso sui mercati? «È un movimento partito il 23 luglio e che ha accelerato nel corso della scorsa settimana. L'occupazione negli Stati Uniti è l'epicentro di questo ribasso: i dati sui nuovi posti di lavoro e sulla disoccupazione sono stati peggiori delle attese. Poiché a Wall Street le valutazioni di alcuni titoli sono elevate e i cosiddetti Magnifici Sette (Amazon, Meta, Nvidia, Apple, Alphabet, Microsoft, Tesla; ndr) cominciano a mostrare qualche segno di rallentamento, mentre le banche centrali continuano a non volersi esporre nonostante le tensioni in Medio Oriente, lunedì si è avuto questo calo simultaneo delle Borse». (il Giornale)

Ne parlano anche altri media

Il lunedì nero delle borse mondiali, ieri, è iniziato con il crollo della Borsa di Tokyo sui timori di una imminente recessione Usa, e la rivalutazione dello yen: -12,4%, la maggiore flessione giornaliera di sempre. (la Repubblica)

Rialzo marcato per il Dow Jones 30, che archivia la sessione in utile dello 0,76% sui valori precedenti. Chiusura del 6 agosto (Teleborsa)

Infatti, come riporta il Corriere della Sera, l’effetto domino che è partito con il tonfo di Tokyo, è poi proseguito con il crollo dei principali listini europei e con il profondo rosso di Wall Street, finendo per colpire anche le big tech, dato il ridimensionamento delle aspettative che si è avuto sull’intelligenza artificiale. (WIRED Italia)

Che cosa sta succedendo alle borse mondiali?

A incidere negativamente sulla borsa Usa anche lo smobilizzo dei carry trade. Wall Street ha concluso la sessione della vigilia in rialzo, interrompendo la scia negativa delle sedute precedenti, scatenate dalla paura per l’avvento di una recessione negli Stati Uniti e dal rischio che la Fed di Jerome Powell sia in ritardo nel tagliare i tassi. (Finanza.com)

Adesso Donald Trump e i trumpiani più fedeli hanno già iniziato a usare i crolli di Borsa ribattezzandoli il «Kamala Crash». Ma, se si mettono da parte i social media, se si taglia fuori il rumore di fondo, la vicenda che si delinea è meno semplice e forse — per il momento — meno drammatica di quella che presentano i più o meno interessati profeti di sventura. (Corriere della Sera)

Il mercato azionario ha subito una brusca virata al ribasso nel mese di agosto, dopo che l'ampio rally sembrava aver esaurito la benzina a luglio. Il calo del mercato sembra essere una combinazione di fondamentali economici più deboli del previsto, in particolare il rapporto sull'occupazione di luglio, e di fattori tecnici negativi. (Morningstar)