«Ragazzini sabato a casa con i genitori: bisogna riflettere dopo il delitto»

«Ragazzini sabato a casa con i genitori: bisogna riflettere dopo il delitto»
Il Centro INTERNO

PESCARA. Ragazzini a casa per un sabato sera in famiglia: niente feste con gli amici e niente locali della movida. Non è una punizione quella proposta da Marina Falivene, garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, ma un modo per tracciare una cesura tra quello che è stato – un ragazzo di 16 anni ucciso con 25 coltellate da due amici 17enni – e quello che dovrebbe essere. «Ai genitori dico: state a casa con i vostri figli e parlate con loro perché», riflette Falivene, «quello che è successo è assurdo: è una tragedia dalle proporzioni immani che non può lasciarci inermi». (Il Centro)

Ne parlano anche altri giornali

PESCARA. «Proclamiamo il lutto cittadino per la morte di Christopher Thomas Luciani». (Il Centro)

Trentacinque minuti per uccidere, un’ora per dimenticare e andare al mare. Ma uno dei due presunti assassini di Christopher Thomas Luciani, il 17enne che domenica intorno alle 16,30 si fa accompagnare dagli amici alla stazione per recuperare i 250 euro che il ragazzo di Rosciano gli doveva per la droga, non fa i conti con la telecamera del palazzo a ridosso del parco Baden Powell, dove Christopher viene ucciso con 25 coltellate. (Il Centro)

I due assassini, secondo il quotidiano abruzzese Il Centro, avrebbero sputato sulla vittima agonizzante a terra e gli avrebbero perfino spento una sigaretta sul volto. Sarà conferito oggi al medico legale l'incarico per l’autopsia. (Vanity Fair Italia)

Thomas Luciani ucciso a Pescara, selfie dei presunti assassini dopo il delitto: pugno sul petto e sguardo fiero, ipotesi premeditazione

Il nichilismo. «Gli adolescenti sono quasi tutti dei mostri» scriveva Pier Paolo Pasolini, poco prima di morire, con dolente pessimismo, nel 1975. (ilmessaggero.it)

Un ragazzino esile buttato per terra, rannicchiato e a faccia in giù, fra l’erbaccia. Domenica è stato l’ultimo giorno di cui ha visto la luce, al parco Baden Powell nel centro di Pescara. C’era arrivato nel pomeriggio con un ragazzo della sua età, e non erano arrivati in pace fino a quell’angolo lontano dalle telecamere e vicino ai muraglioni della ferrovia. (Corriere della Sera)

Il ragazzo era poi stato abbandonato tra le sterpaglie del parco Baden Powell, nel centro di Pescara. 25 coltellate e l'intimazione di tacere, seppur morente. (Il Giornale d'Italia)