Gerry Scotti e il ricordo di Berlusconi: «Quella volta che mi ha paragonato a un ragioniere brianzolo»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Gerry Scotti ospite a «Che tempo che fa» per presentare il suo libro intitolato «Quella volta», ha raccontato la storia del suo primo incontro con Silvio Berlusconi, ai tempi di Dj Television: «Eravamo a Milano Due, in un corridoio di un palazzo della radio, io ero con Cecchetto e Berlusconi gli chiese “Claudio ma è quello lì? Se me lo dicevi chiamavo il mio ragioniere della Brianza” ma scherzava. Qualche anno dopo al funerale di Raimondo Vianello, Berlusconi mi chiamò e mi disse che in ogni posto in cui si trovava per lavoro, se sentiva la mia voce, si sentiva a casa. (Corriere TV)
Ne parlano anche altre fonti
C'è un libro e gli aneddoti di una vita da raccontare, tra episodi divertenti e spassosi: a Che Tempo Che Fa Fabio Fazio accoglie Gerry Scotti con un volume che fin dal titolo "Quella volta", si presenta come una compilation di fatti esilaranti capitati in anni di tv, da Mike Bongiorno a Fiorello. (ilmattino.it)
Poi, il toccante ricordo di Raimondo Vianello: «Ovunque io sia, quando accendo la tv se c'è la tua faccia io mi sento a casa». Contenuti in streaming su discovery+ (www.discoveryplus.it) (ilmessaggero.it)
Gerry, poi, ha fatto divertire tutto il pubblico - compreso Fazio - raccontando alcuni episodi divertenti che gli sono capitati. (ilgazzettino.it)
Gerry Scotti sarà ospite a Che tempo che fa stasera in tv, domenica 1 dicembre, alle 19,30 su NOVE e su Discovery+ in streaming. Ripercorriamo insieme chi è Gerry Scotti, la carriera, la famiglia, vita privata e tutte le curiosità. (leggo.it)
"La coppia che non ti aspetti". Commentano così la presenza di Gerry Scotti nello studio di Che Tempo Che Fa sul Nove. Il conduttore Mediaset è infatti ospite di Fabio Fazio. Dopo aver omaggiato la carriera del volto televisivo di Canale 5, si passa all'intervista. (Liberoquotidiano.it)
Il diritto alla pace consiste nell’affermazione che nessun popolo o nazione o etnica potrà più avanzare delle motivazioni per ricorrere alla guerra contro uno o più popoli, nazioni o etnie. (Corriere di Lamezia)