Siria, al-Jawlani: "Celebrate nelle piazze la vittoria della rivoluzione"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il comandante in capo della nuova amministrazione siriana del dopo-Assad, Ahmed al-Sharaa, nel primo venerdì dopo la caduta del regime ha invitato i siriani a scendere nelle piazze "per celebrare la vittoria della rivoluzione". In un discorso video diffuso su Telegram, al-Sharaa - noto in passato con il nome di battaglia Abu Mohammed al-Jawlani - si è congratulato "con il grande popolo siriano per la vittoria della rivoluzione benedetta", invitando la popolazione "a scendere nelle piazze per esprimere la sua gioia", ma "senza sparare in aria proiettili terrorizzando le persone". (Adnkronos)
Se ne è parlato anche su altre testate
Nessuno rimpiangerà i 24 anni del regime feroce di Bashar al-Assad, moltiplicati per due e oltre, avendo la sua famiglia governato la Siria col pugno di ferro per 54 anni di fila. Le tre incognite sulla nuova Siria (Start Magazine)
I presupposti, però, non sembrano essere i migliori. A Damasco perdono un dittatore e guadagnano dei tagliagole. (Liberoquotidiano.it)
Tassello fondamentale della cosiddetta “mezzaluna sciita” che rappresentava la proiezione dell’Iran nella regione; attore cruciale per le sorti politiche del Libano, su cui ha sempre avuto un’influenza determinante, anche grazie al supporto a Hezbollah; ultimo baluardo di resistenza contro le variegate spinte rivoluzionarie che, dal 2011, hanno provocato la caduta di regimi in Tunisia, Egitto, Libia, Yemen, e destabilizzato ulteriormente l’Iraq; il regime alawita di Bashar al-Assad sembrava da qualche anno essere riuscito a vincere una guerra civile violentissima, che ha provocato più di mezzo milione di vittime. (ISPI)
Il cessate il fuoco, molto imperfetto, in atto dall’alba del 27 novembre 2024 fra Israele e le milizie sciite Hezbollah resta fragilissimo, fra accuse di reciproche violazioni, nuove scaramucce e incursioni a singhiozzo. (Analisi Difesa)
Leggi tutta la notizia Nessuna loro foto o video. (Virgilio)
Il regime di Assad si è dissolto ma la guerra civile continua più violenta che mai, con la furia che si è scatenata contro gli aguzzini del deposto rais. Erdogan: «Si rispetti l’integrità territoriale» Siria, la resa dei conti Trascinati in strada, a Latakia, porto nord-occidentale siriano per decenni descritto come la roccaforte dei clan alawiti associati al potere degli Assad. (ilmessaggero.it)