Esplosione a Ercolano, chi sono le vittime: Samuele e le gemelle Sara e Aurora al primo giorno di lavoro

Esplosione a Ercolano, chi sono le vittime: Samuele e le gemelle Sara e Aurora al primo giorno di lavoro
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Povertà, lavoro nero, disperazione, emigrazione e morte tragica per provare a sbarcare il lunario. Questo lo spaccato di vita delle tre vittime dell’esplosione di ieri pomeriggio nella fabbrica abusiva di confezionamento fuochi d’artificio in contrada Patacca, 94 a Ercolano. Solo ieri sera tardi l’ufficialità dei profili, poiché, da quanto riferito dagli inquirenti, i familiari sarebbero riusciti con difficoltà a identificare i corpi perché totalmente disintegrati. (ilmattino.it)

La notizia riportata su altri media

Si sono riversati tutti in via Patacca 94, nel capannone in una zona agricola ai confini con San Giorgio a Cremano. Primo e ultimo giorno di lavoro, in nero, per le vittime dell'esplosione in una fabbrica abusiva di confezionamento di fuochi d'artificio a Ercolano (ilmessaggero.it)

L’uomo si è presentato dai carabinieri con il suo legale ma non ha reso dichiarazioni. Nelle prossime ore sarà effettuato un ulteriore sopralluogo nell’area … (La Repubblica)

Queste le parole di Ciro Bonajuto, sindaco di Ercolano, raggiunto dai microfoni di LaPresse dopo l’esplosione di un edificio in Contrada Patacca. Sono tre i morti accertati, due gemelle di 26 anni e un 18enne di origini albanesi, nessuno pare essere residente ad Ercolano. (LAPRESSE)

A Ercolano è esplosa una fabbrica di fuochi d'artificio: ci sono tre morti

Anche se all'interno della fabbrica di botti esplosa ieri a Ercolano, nella provincia di Napoli, c'erano solo Samuel Tafciu e le sorelle Sara e Aurora Esposito, lo stato dei corpi non permette ancora una identificazione ufficiale. (Fanpage.it)

A Ercolano nel primo pomeriggio si è verificata un’esplosione in uno stabile di via Patacca, due le vittime accertate. La causa dell’esplosione sarebbe da ricercare proprio nell’ingente quantitativo di fuochi d'artificio stoccati nel locale. (La Repubblica)

Ansa (Avvenire)