Beko Siena, 600 posti di lavoro a rischio ma si cerca l’accordo entro fine marzo

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QuiFinanza ECONOMIA

La saga degli esuberi Beko si arricchisce di un nuovo capitolo: questa volta a farne le spese sono gli impiegati e i ricercatori. Al tavolo del Mimit, l'azienda ha snocciolato l'ultimo aggiornamento: il taglio nell'area impiegatizia si riduce da 678 a 600 unità. Un dato che arriva dopo il ridimensionamento della scure sulla produzione, dove sono sparite oltre 300 posizioni full time equivalent. I sindacati, però, non ci vedono niente di cui esultare. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altre testate

FABRIANO Beko Europe apre ai sindacati e abbassa ancora il numero degli esuberi, ma le distanze con le parti sociali restano sensibili. È quanto emerso ieri sera nel corso del tavolo di confronto che i rappresentanti nazionali e territoriali dei metalmeccanici hanno avuto con il management della multinazionale turca al ministero delle Imprese e del Made in Italy. (corriereadriatico.it)

– «Nell’incontro di oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy ci si è confrontati sugli esuberi degli enti di staff e di ricerca. (Insidertrend)

È il risultato raggiunto ieri pomeriggio, all’ennesimo tavolo al Mimit, il ministero delle Imprese e del Made in Italy: presenti il consulente del ministro Adolfo Urso, Giampietro Castano, la sottosegretaria Fausta Bergamotto, i sindacati e la delegazione della multinazionale turco-americana. (il Resto del Carlino)

Una giornata vissuta tra Siena e Roma, tra le dichiarazioni senesi su più fronti (del segretario generale della Cgil Maurizio Landini ai cancelli dello stabilimento, dei rappresentanti sindacali al consiglio comunale aperto sul lavoro) e il nuovo incontro al tavolo ministeriale, dove è ancora il caso Siena a tenere banco e a impedire di fatto la chiusura della vertenza. (LA NAZIONE)

Prosegue il confronto a Palazzo Piacentini per l'accordo quadro sul futuro di Beko Europe tra le strutture del Mimit, l'azienda e le organizzazioni sindacali. (Tiscali Notizie)

Il ritardo massimo nell’avvio è stato di circa 6 mesi. La conclusione dei progetti è fissata, al più tardi, al 31 marzo 2026. (Normanno.com)