Hanno ucciso l'Uomo Ragno, la serie TV che racconta gli 883

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La serie TV "Hanno ucciso l'Uomo Ragno", appena sbarcata su Sky e NOW, sta conquistando il pubblico con una narrazione avvincente e una ricostruzione fedele degli anni '80 e '90. La serie, diretta da Sydney Sibilia, racconta la nascita e il successo degli 883, band iconica di quel periodo, e ha già registrato ascolti record con oltre 1 milione e 300mila spettatori medi per il terzo e quarto episodio.

Gli episodi 5 e 6, in onda venerdì 25 ottobre su Sky Cinema Uno HD, vedono Max Pezzali e Mauro Repetto, i fondatori della band, alle prese con la realizzazione di un album a Milano. La serie riesce a catturare l'essenza di quegli anni, non solo attraverso la musica, ma anche grazie alla cura dei dettagli, come le auto d'epoca che compaiono nelle scene. La vita in provincia, con i suoi ritmi e le sue peculiarità, diventa fonte di ispirazione per una canzone che potrebbe segnare la carriera degli 883.

La serie non si limita a raccontare la storia musicale del duo, ma esplora anche le dinamiche personali e professionali che hanno portato al loro successo. Il titolo stesso, "Hanno ucciso l'Uomo Ragno", richiama il primo album degli 883, un progetto che ha segnato l'inizio della loro ascesa nel panorama musicale italiano. La narrazione si sviluppa attraverso una serie di flashback e momenti di riflessione, offrendo al pubblico uno sguardo approfondito sulla genesi di un fenomeno culturale.

La serie ha saputo conquistare il pubblico non solo per la qualità della produzione, ma anche per la capacità di evocare un'epoca ormai lontana, ma ancora viva nella memoria di molti. La scelta di ambientare la storia tra Pavia e Milano, due città simbolo per la band, contribuisce a creare un'atmosfera autentica e coinvolgente.