Tradizioni regionali: in Campania si spaccano piatti, in Friuli c'è la benedizione del sale.

Tradizioni regionali: in Campania si spaccano piatti, in Friuli c'è la benedizione del sale.
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Gambero Rosso INTERNO

Le feste invernali italiane brillano ben oltre il Natale: da Santo Stefano all'Epifania, passando per la tradizione del capodanno, a tavola si gode di un intreccio di storie, sapori e leggende che caratterizzano l'identità di ciascun territorio, frutto di tradizioni antiche. Le celebrazioni riflettono la straordinaria diversità delle regioni italiane, e lo fanno unendo elementi religiosi, culturali e folcloristici, condividendo il comune denominatore di convivialità, gusto e calore. (Gambero Rosso)

La notizia riportata su altri giornali

Santo Stefano, vissuto nel I secolo d. Advertisement (Quotidiano online)

Dal Vescovo Farinella e dal sindaco Olivero un messaggio di speranza e coraggio per i giovani nel giorno di Santo Stefano Maria Camilla Toffetti (newsbiella.it)

Dopo aver visitato il carcere di Rebibbia e aperto la speciale porta santa, il Papa si è affacciato dal Palazzo Apostolico per recitare l’Angelus in occasione della festa di Santo Stefano protomartire. (ACI Stampa)

Biella, la città festeggia il patrono nel segno del Giubileo: “Serve a tutti più coraggio”

Una tradizione secolare, ma sempre suggestiva: oggi, giovedì 26 dicembre 2024, Lecco ha celebrato Santo Stefano, co patrono della Città con la cerimonia dell'accensione del faro o pallone. Per la prima volta a presiedere questa particolare funzione alle 10, nella Basilica di San Nicolò, è stato il prevosto don Bortolo Uberti. (Prima Merate)

Santo Stefano è stato il primo dei sette diaconi scelti dalla comunità cristiana per poter aiutare gli apostoli nel ministero della fede. Il giorno dopo il Natale, quindi il 26 dicembre, è dedicato a Santo Stefano, primo martire cristiano. (Radio Roma)

E se l’appuntamento ha perso negli ultimi anni il sapore pungente del confronto tra potere temporale e presenza ecclesiastica, le tradizioni sono rimaste immutate, forse soltanto un po’ svuotate da significati che vadano oltre quello marcatamente… (La Stampa)