Emma Marcegaglia: «La vittoria di Trump non fermerà l'export negli Usa, ora serve più Europa»

Emma Marcegaglia: «La vittoria di Trump non fermerà l'export negli Usa, ora serve più Europa»
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Corriere della Sera INTERNO

«L’Europa deve integrarsi di più, avere una politica industriale basata sull’innovazione, sulla capacità delle imprese di essere competitive, un mercato unico dei capitali, un prezzo unico dell’energia. E dobbiamo farlo velocemente». Per Emma Marcegaglia la vittoria di Trump è «una sveglia» per il Vecchio Continente. Impossibile prevedere le mosse del presidente eletto. Certo, i dazi del 10-20% promessi per le imprese europee sarebbero un problema. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E in settori chiave della nostra manifattura - come l’agroalimentare, la farmaceutica, la meccanica - il peso della domanda americana è ancora più strategico: più di un veicolo su sei prodotto nel nostro Paese ed esportato ha come destinazione gli States (il 17,7%); così come il 16,3% dell’export italiano di articoli farmaceutici e biomedicali finisce nelle case o nelle fabbriche statunitensi e il 12% dei macchinari e dei prodotti alimentari. (Il Sole 24 ORE)

La decisione di Tesla di mettere in pausa lo sviluppo del sito messicano è strettamente legata alle posizioni di Trump sui dazi per le auto importate. (Tom's Hardware Italia)

Porsche e Mercedes, secondo gli analisti di Bloomberg Intelligence, sono le più esposte con il rischio di ridurre dell'8% il loro utile prima delle imposte (Ebit) del 2025. Non c'é pace per l'automotive europea, alle prese con una crisi che mette a dura prova produzioni e posti di lavoro. (Il Messaggero - Motori)

I pc portatili costeranno il 50% in più? Sì, se Trump applicherà i dazi promessi

‘‘Per me la parola più bella nel dizionario è dazio’’. Trump ha vinto nettamente per tanti motivi, tra questi c’è sicuramente la capacità di andare dritto al cuore (e alla pancia) dell’elettore con parole eccessive, dissacranti, al limite quasi della denuncia. (L'HuffPost)

Dopo la rielezione di Donald Trump ci saranno davvero nuovi dazi per le auto delle case automobilistiche europee? Questa è la domanda che tutti si sono posti da quando il tycoon ha battuto Kamala Harris. (HDmotori)

Potrebbero essere gli effetti dell'elezione di Trump a quarantasettesimo Presidente degli Stati Uniti d'America. Il «tycoon» ha infatti condotto una campagna elettorale particolarmente rivolta ai dazi da imporre alle importazioni di prodotti dalle nazioni estere: dal 10 al 20% per qualsiasi paese del mondo (e per questo trema anche l'Italia, soprattutto per l'agroalimentare), del 60% per le importazioni dalla Cina. (Corriere della Sera)