Infermieri dall'India per affrontare la crisi sanitaria in Trentino
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TRENTO. L'assessore alla Sanità Mario Tonina ha annunciato l'arrivo di infermieri dall'India per far fronte alla grave carenza di personale sanitario che affligge la provincia autonoma di Trento. La decisione, presa in un momento di emergenza, mira a garantire la continuità dei servizi ospedalieri, in particolare presso l'ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto, dove la situazione è particolarmente critica.
Tonina ha sottolineato la necessità di aumentare gli stipendi degli infermieri già in servizio, riconoscendo il disagio espresso dai sindacati, i quali hanno duramente contestato gli accorpamenti previsti presso l'ospedale di Rovereto. La Provincia ha dato mandato all'ufficio competente del dipartimento salute e politiche sociali di aderire al programma governativo che prevede l'arrivo di diecimila laureati dall'India, nonché dal Sudamerica, in particolare dall'Argentina, per sopperire alla mancanza di personale sanitario.
Parallelamente, è stata lanciata una campagna nazionale, denominata #Prontiatornare, promossa dal sindacato degli infermieri Nursing Up, con l'obiettivo di incentivare il rientro degli infermieri italiani emigrati. Antonio De Palma, presidente del Nursing Up, ha criticato la scelta del governo di puntare su professionisti stranieri, contestando anche il percorso di reclutamento di professionisti dal Sud America, proposto da Bertolaso, come soluzione a breve termine. De Palma ha sottolineato che migliaia di infermieri qualificati lavorano all'estero e sarebbero pronti a tornare se venissero garantite condizioni adeguate.
La decisione di reclutare infermieri dall'estero, sebbene necessaria per affrontare l'emergenza attuale, ha sollevato un acceso dibattito tra le parti coinvolte, evidenziando la complessità della situazione e la necessità di trovare soluzioni a lungo termine per garantire la sostenibilità del sistema sanitario trentino