L’America che ha già votato
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Fra sette giorni finalmente election day e ci togliamo questo pensiero. In realtà il termine election day non descrive bene quello che accade qui negli Stati Uniti. Dovremmo parlare di election weeks, election months: nel senso che c'è tanta, tanta gente, milioni di americani che stanno già votando, che hanno già votato addirittura qualche settimana fa. Sì, abbiamo il voto per corrispondenza, abbiamo anche dei seggi elettorali che sono già aperti. (Corriere TV)
La notizia riportata su altri media
E’ sfida all’ultimo voto tra Trump ed Harris. Lo riporta la Cnn. (StrettoWeb)
Dal voto del 5 novembre dipendono, dunque, anche le maggioranze di "Capitol hill" (il Campidoglio che ha sede a Washington e che è stato assaltato dai sostenitori di Trump il 6 gennaio di quattro anni fa). (ilmessaggero.it)
Donald Trump ha annunciato alla radio di Fox News che voterà in anticipo quest'anno: una vera e propria retromarcia dopo aver messo in discussione sin dal 2020 il voto per corrispondenza sostenendo che causa "caos e confusione" rendendo le elezioni vulnerabili ai brogli e alle interferenze straniere. (Tuttosport)
– Negli ultimi convulsi giorni di campagna elettorale, i candidati alla corsa presidenziale si giocano tutto per racimolare gli ultimi voti, mentre più di 32 milioni di cittadini hanno già dato la loro preferenza tramite il voto anticipato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ultima settimana di campagna elettorale tra Kamala Harris e Donald Trump: il 5 novembre sapremo (forse) chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti d'America. L'ex presidente, invece, non arretra nei toni né nella compagnia e i sondaggi gli danno ragione, registrando un suo lieve vantaggio negli Stati in bilico. (AGI - Agenzia Italia)
Il tycoon attacca prima l'ex first lady durante il suo comizio di sabato scorso in Michigan, poi, la sfidante alla Casa Bianca (Sbircia la Notizia Magazine)