Mattarella: «Confesso, ho promulgato leggi che non condividevo, sbagliate e inopportune»
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Il presidente della Repubblica, durante la cerimonia per i 25 anni dell'Osservatorio permanente giovani-editori, ha anche voluto lanciare un messaggio ai giovani dopo la morte di Margaret Spada: «Non affidatevi al web come fosse il medico di fiducia» Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è preoccupato dal diffondersi della disinformazione. E incontrando una platea di ragazzi in occasione della cerimonia dei 25 anni dell’Osservatorio permanente giovani-editori non rinuncia a lanciare un allarme legato anche al caso di Margaret Spada, la 22enen siciliana morta a seguito di un intervento di rinoplastica parziale: «Bisogna evitare il rischio di affidarsi al web come fosse il medico di fiducia. (Open)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto così agli studenti intervenuti a Roma al Salone delle Fontane, all’Eur, per celebrare i 25 anni dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori. (Il Sole 24 ORE)
Roma, 15 nov. "L'informazione non è un prodotto, ma un bene essenziale. (Tiscali Notizie)
Il web non può essere considerato «un medico di base» come invece si è purtroppo verificato anche recentemente. Lo ha detto Sergio Mattarella all’evento «25 anni di Osservatorio Permanente Giovani-Editori» presieduto da Andrea Ceccherini, rispondendo alla domanda di una studentessa. (Giornale di Sicilia)
Mattarella ha incontrato gli studenti durante l'evento '25 anni di Osservatorio permanente giovani-editori' Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha incontrato gli studenti in occasione dell'evento '25 anni di Osservatorio permanente giovani-editori', presieduto da Andrea Ceccherini. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
"Sì ho adottato decisioni che non condivido, è capitato più volte, il presidente promulga leggi ed emana decreti, ma ha delle regole che deve rispettare. (Sky Tg24 )
ROMA (ITALPRESS) – “L’informazione non è un prodotto, ma un bene essenziale. Saper distinguere il vero dal falso è indispensabile, così come scongiurare il rischio che, per i nativi digitali, l’informazione coincida con flussi ininterrotti di notizie senza analisi critica della consistenza di ciascuna”. (CremonaOggi)