Francia al voto. La spaccatura tra élite e popolo nel mondo ebraico

Francia al voto. La spaccatura tra élite e popolo nel mondo ebraico
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È il tipico caso di divorzio fra élite e popolo: mentre la maggioranza degli ebrei francesi sembra intenzionata a votare il Rassemblement National (Rn) al primo o al secondo turno delle elezioni politiche anticipate indette da Emmanuel Macron per il 30 giugno e il 7 luglio p.v., intellettuali e rabbini mettono in guardia contro il pericolo dell’ascesa dell’estrema destra al potere e invitano a non votare in nessun caso per il partito di Marine Le Pen e Jordan Bardella (Tempi.it)

La notizia riportata su altre testate

L’antisemitismo è con noi, come a destra, fin dai tempi di Proudhon; nel socialismo di Jules Guesde, all’epoca dell’affaire Dreyfus; nel Partito Comunista di Maurice Thorez, che nel 1940 definiva Léon Blum un «rettile ripugnante»; o nel gruppo trotskista che da trent’anni si aggira intorno all’islamofascismo, sognando di fare… La sinistra antisemita è tornata. (la Repubblica)

Lo incontriamo da «Paul», la più vecchia brasserie di Rouen davanti alla cattedrale dipinta da Monet, a pochi minuti dal comizio che chiuderà la prima fase della campagna elettorale, in attesa del voto di domani. (Corriere della Sera)

La decisione del presidente della Repubblica è stata strana e catastrofica, e adesso noi ci ritroviamo con due blocchi estremi. Perché l’antisemitimo della France insoumise (il partito di Jean-Luc Mélenchon, ndr) non è marginale, è programmatico, è una scelta di società. (Corriere della Sera)

Alain Finkielkraut. "L'antisemitismo della France insoumise non è marginale, è una scelta di società"

È successo qualche giorno fa in un mercato di Marsiglia. “Soyez maudit!”. (L'HuffPost)

L’antisemitismo serpeggia vistosamente nella campagna elettorale francese e mette a nudo le responsabilità dell’estrema destra della Le Pen e quelle di Mélenchon del Fronte popolare delle sinistre. Illuminante un’inchiesta di “Le Monde” (FIRSTonline)

Perché l’antisemitismo della France insoumise non è marginale, è programmatico, è una scelta di società. E a destra abbiamo il Rassemblement national, che non è più un partito petainista, non è più la peste bruna. (L'HuffPost)