Ue taglia le stime su Pil e debito
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La Commissione europea ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita del Prodotto interno lordo (Pil) dell'Italia per il 2024, portandole dallo 0,9% previsto a maggio allo 0,7%. Questo aggiornamento, presentato oggi dal Commissario all'economia Paolo Gentiloni durante una conferenza stampa a Bruxelles, riflette un quadro economico in peggioramento, influenzato da vari fattori tra cui le trasformazioni nel settore industriale, la guerra in Ucraina e il rischio di politiche protezionistiche da parte degli Stati Uniti dopo la rielezione di Donald Trump.
Gentiloni ha sottolineato come i ritardi nell'attuazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr) rappresentino una minaccia per la crescita economica. La Commissione ha evidenziato che, nonostante le previsioni di crescita per l'Eurozona rimangano invariate, l'Italia si trova ad affrontare sfide significative, tra cui le crisi nei settori automobilistico e del lusso, che hanno contribuito al rallentamento economico.
Durante la conferenza stampa, Gentiloni ha anche menzionato l'aumento del debito pubblico, un ulteriore elemento di preoccupazione per l'economia italiana. La combinazione di crescita moderata e debito in aumento pone l'Italia in una posizione vulnerabile, esposta a rischi di peggioramento economico. Le catastrofi ambientali e le incertezze geopolitiche, come la guerra in Ucraina, continuano a rappresentare fattori di rischio che potrebbero ulteriormente complicare il quadro economico.
La Commissione europea ha quindi esortato l'Italia a spingere sull'attuazione del Pnrr per mitigare i rischi e stimolare la crescita.