Tonali e l’ammissione sulla squalifica: “Era quello il pericolo”
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Tonali e l’ammissione sulla squalifica. Tutti i retroscena su quanto accaduto. Sandro Tonali ha vissuto un periodo non molto floreale durante la sua carriera: la scoperta delle scommesse e la conseguente squalifica dalle competizioni hanno lasciato un profondo segno nell’animo del calciatore. L’ex Milan si è voluto raccontare ai microfoni di “Cronache di Spogliatoio” per far conoscere, in maniera diretta, quello che ha dovuto affrontare in uno dei momenti più bui della sua vita andando a toccare diverse tematiche piuttosto delicate. (Rompipallone – News sul calcio nazionale e internazionale)
Ne parlano anche altri media
L'ex rossonero tra la squalifica per le scommesse e il periodo a Milano: "Giocavo nella mia squadra del cuore, non avevo più obiettivi nella vita". (Goal Italia)
La partita di ieri contro il Genoa non prevedeva risultato La Juventus ritrova la vittoria ed il sereno: ora Giuntoli può pensare di nuovo al mercato, da cui arrivano novità. (SpazioJ)
Sandro Tonali si è raccontato in un'intervista a Cronache di Spogliatoio, affrontando temi molto delicati. Ha parlato del periodo lontano dai campi, della terapia che lo ha aiutato a superare il momento più buio della sua vita e carriera, delle voci sul suo trasferimento alla Juventus e, ovviamente, del suo legame con il Milan. (Diretta)

Tonali Milan – La cessione di Sandro Tonali dal Milan al Newcastle è stato un duro colpo per i tifosi rossoneri: il centrocampista tifoso dei rossoneri ha realizzato il sogno di giocare nella propria squadra del cuore e adesso sta dimostrando anche in Premier League il proprio valore. (Europa Calcio)
Il centrocampista, attualmente al Newcastle, è stato accostato ai bianconeri in vista della prossima stagione, ma il suo possibile approdo a Torino non è una novità.Già nell’estate del 2020, dopo la retrocessione del Brescia in Serie B, Tonali era uno dei talenti più ambiti del mercato. (ilBianconero)
Sulla squalifica: "So che ho sbagliato, so che ho pagato, so che ho lavorato per essere un uomo migliore. Ma all’inizio, nei primi 5-6 mesi, quando non avevo ancora capito il mio errore, la mia testa mi diceva: ‘Sandro, non hai sbagliato’. (Pianeta Milan)