Israele, parla la storica Anna Foa: «Benjamin Netanyahu si isola. Solo con due governi diversi può esserci speranza»

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L'analisi su Repubblica: «Dalla Corte dell'Aja è interessante che l'accusa non sia di genocidio, ma di crimini contro l'umanità e crimini di guerra» Dalla Corte dell’Aja «una decisione doveva arrivare, visto che c’era un giudizio pendente. È interessante che l’accusa non sia di genocidio, ma di crimini contro l’umanità e crimini di guerra. E riflettiamo sul fatto che basta l’eccidio di civili per rientrare in questi casi». (Open)

Ne parlano anche altre fonti

“L’eventuale arresto di Netanyahu dopo la decisione della Corte penale internazionale? Rispettiamo le decisioni ma siamo convinti che debbano essere giuridiche e non politiche. Consideriamo un errore equiparare colui che ha organizzato e pianificato e attuato la strage del 7 ottobre 2023 con un capo del governo di un paese democratico regolarmente eletto” . (LAPRESSE)

Governo Meloni sempre più spaccato dopo il mandato d’arresto della Corte penale internazionale nei confronti di Benjamin Netanyahu. L’altro vicepremier, il ministro degli Esteri e leader di FI Antonio Tajani, aveva preso tempo spiegando: “Valuteremo insieme ai nostri alleati cosa fare e come interpretare questa decisione e come comportarci insieme su questa vicenda”. (Il Fatto Quotidiano)

Fiuggi, 26 nov. Lo ha detto oggi l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera Josep Borrell a margine del G7 Affari Esteri di Fiuggi. (Agenzia askanews)

I crimini contro l'umanità di Netanyahu (e quello che diceva Primo Levi)

Secondo la Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, il mandato di arresto spiccato dalla Corte penale internazionale (Cpi) nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu "non basta" e dovrebbe essere emessa una "sentenza di esecuzione". (il Dolomiti)

Il titolare della Farnesina, senza citare il segretario della Lega, sottolinea l'importanza di «pesare, ponderare e calibrare ogni parola» (Open)

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu I giudici della Corte penale internazionale hanno impiegato 7 mesi per emettere il mandato di cattura contro il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e contro il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, confermando le accuse mosse a maggio dal procuratore capo, Kharim Khan: crimini contro l'umanità e crimini di guerra commessi nella Striscia di Gaza dopo il 7 ottobre 2023. (Today.it)