Zaporizhzhia, la centrale nucleare sull'orlo del blackout
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La centrale nucleare di Zaporizhzhia, situata nell'Ucraina sud-orientale, è nuovamente in pericolo a causa dei bombardamenti delle truppe russe. Il ministero dell'Energia ucraino ha riferito che la centrale ha perso corrente su una delle due linee di trasmissione elettriche esterne che la collegano con il sistema energetico unificato dell'Ucraina. Questo evento rappresenta la terza volta, da novembre, che l'alimentazione elettrica esterna della centrale è messa a rischio.
La situazione è particolarmente critica poiché l'alimentazione elettrica esterna è essenziale per il funzionamento sicuro della centrale. Senza di essa, la centrale non può garantire la sicurezza dei reattori e del combustibile nucleare, aumentando il rischio di incidenti. I bombardamenti russi, mirati a colpire le infrastrutture energetiche ucraine, hanno avuto effetti devastanti non solo sulla centrale di Zaporizhzhia, ma anche sulla popolazione civile, causando gravi problemi di sopravvivenza in diverse regioni del paese.
Nel contesto del conflitto in corso, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha recentemente annunciato un possibile congelamento del conflitto con la parte non occupata dell'Ucraina sotto l'ombrello della NATO, mentre si cercherà di riportare i territori occupati dai russi attraverso mezzi diplomatici. Questa dichiarazione è stata rilasciata in un'intervista a Sky News, in cui Zelensky ha anche espresso la sua volontà di lavorare direttamente con Donald Trump, il quale si appresta a tornare alla Casa Bianca.
Nel frattempo, il presidente ucraino ha silurato il comandante delle truppe di terra, Oleksandr Pavliuk, in carica da soli nove mesi, nominando al suo posto Mykhailo Drapatyi.