IL VIDEO. Trump contesta su Truth "massicci brogli elettorali" in Pennsylvania

IL VIDEO. Trump contesta su Truth massicci brogli elettorali in Pennsylvania
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il Dolomiti ESTERI

Philadelphia, 6 nov. Donald Trump torna a parlare senza alcuna prova di "massicci brogli elettorali" in Pennsylvania, lo Stato che più di ogni altro dei sette in bilico potrebbe decidere l'esito della corsa alla Casa Bianca. A urne aperte, il candidato repubblicano lo ha scritto sul suo social Truth assicurando che "la polizia sta arrivando"."Ci sono controlli su moltissimi livelli" dice invece Karen Chillcott, funzionaria elettorale della contea di Erie in Pennsylvania. (il Dolomiti)

La notizia riportata su altre testate

No re-sale, re-use or archive (Corriere TV)

Nell'ultimo anno, la comunità arabo-americana – storicamente vicina al partito democratico e avversa alla retorica anti-musulmana di Trump – si è progressivamente allontanata dal duo Biden-Harris, accusandolo di non aver saputo gestire il conflitto fra Hamas e Israele e di non aver posto condizioni all'invio di armi americane che, nelle mani dell'esercito israeliano, fra Gaza e Libano stanno causando decine di migliaia di morti. (Corriere del Ticino)

– Un’election night che si preannuncia ricca di tensioni, quella negli Stati Uniti: a urne non ancora chiuse sono già partite le prime accuse incrociate tra le campagne elettorali dei due candidati principali, Donald Trump e Kamala Harris. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Trump denuncia brogli. Kamala: "Restate in fila"

Oliver ha vinto di poco la nomination del partito alla convention di maggio. Ha detto di essere diventato politicamente attivo come oppositore della guerra in Iraq e si è descritto come «armato e gay». (Corriere del Ticino)

I commissari elettorali di Philadelphia hanno respinto categoricamente le affermazioni di Donald Trump, prive di prove, che parlava di “imbrogli massicci” nella città. "Non c'è nulla di vero" ha sottolineato il commissario Seth Bluestein. (Il Sole 24 ORE)

«Le forze dell'ordine non hanno alcun riscontro a sostegno di questa folle accusa», spiega Larry Krasner, consapevole della necessità di evitare facili isterismi nello Stato in bilico della Rust Belt, che con i suoi 19 grandi elettori sui 270, è indispensabile per conquistare la Casa Bianca e decisivo in questa storica elezione presidenziale su cui incombe lo spettro del 6 gennaio 2021, l'assalto armato a Capitol Hill. (il Giornale)