Sinner e il caso clostebol: "Me lo ha detto il mio manager. Buio totale e notti insonni"

Sinner e il caso clostebol: Me lo ha detto il mio manager. Buio totale e notti insonni
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Jannik Sinner ha raccontato a Esquire UK come è venuto a sapere della positività al clostebol, con una telefonata da parte del manager Alex Vittur. Sinner era nel suo appartamento a Montecarlo. "Jannik, sei positivo". Divertita, in un primo momento, la risposta dell'altoatesino. "Sì Alex, io sono sempre positivo". "No, sei positivo al doping". In quel momento gli è crollato il mondo addosso: "Ho avuto un momento di buio totale, non sapevo cosa dire. (Sport Mediaset)

Ne parlano anche altre testate

Una spada di Damocle sulla testa. Un caso che Jannik sperava di essersi messo alle spalle dopo la piena assoluzione nel giudizio di primo grado da parte dell’ITIA (International Tennis Integrity Agency), ma riaperto dall’appello della WADA al TAS, proponendo una squalifica di 1/2 anni per l’altoatesino. (OA Sport)

Jannik Sinner è tornato a parlare della vicenda Clostebol e di come lui e il suo staff hanno gestito la notizia della doppia positività e il successivo ricorso della Wada ancora pendente. L'altoatesino ha concesso una lunga intervista a Esquire Uk, ecco i passaggi salienti: "Ero nel mio appartamento a Montecarlo (Eurosport IT)

"Non potevo parlare con nessuno - ha spiegato il numero uno al mondo in un'intervista rilasciata a Esquire Uk -, non potevo sfogarmi né chiedere aiuto. (Liberoquotidiano.it)

Squalifica Sinner, è appena arrivata la temuta conferma: tifosi al tappeto

Per la prima volta giocherà in casa come numero 1 del mondo. Jannik Sinner arriva alle Atp Finals di Torino da favorito. (leggo.it)

“Jannik, sei positivo”. Jannik Sinner, il numero uno mondiale del tennis, ha parlato sul caso di positività al Clostebol, rivelando l’angoscia che lo ha accompagnato in questi mesi. (MOW)

Un durissimo colpo per tutti i tifosi del campione azzurro, attuale numero uno del mondo e favorito alle Nitto ATP Finals di Torino. Per l’altoatesino c’è il rischio di doversi fermare per uno o due anni se la richiesta dell’organizzazione mondiale anti doping verrà accettata. (Abruzzo Cityrumors)