Via libera al concordato biennale rafforzato

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ROMA on line ECONOMIA

ROMA. Una buona notizia per i contribuenti in ritardo con i pagamenti: il Senato ha approvato un emendamento al decreto omnibus che introduce un'importante novità per il concordato fiscale biennale. Entro il 31 ottobre 2024, sarà possibile sanare le posizioni relative agli anni dal 2018 al 2022, approfittando di un ravvedimento agevolato. Questo significa poter regolarizzare i debiti con il fisco versando un'imposta sostitutiva e pagando in un'unica soluzione entro il 31 marzo 2025 o rateizzando il pagamento in 24 mesi. (ROMA on line)

Ne parlano anche altre testate

Chi aderisce al concordato può risparmiare sull'Irpef fino al 65% anche se ritenuto poco affidabile dal fisco. Come si riscatta e le opzioni per le partite Iva (ilmessaggero.it)

Il D.Lgs. 5.8.2024 n. 108 ha apportato delle modifiche alla disciplina del concordato per quanto concerne le cause di esclusione, la determinazione del reddito, il calcolo degli acconti d’imposta e la tassazione sostitutiva del reddito incrementale. (Assolombarda)

Se però ravvedimento o concordato mantengono i loro effetti, opereranno comunque delle preclusioni in relazione alle tipologie tipiche di accertamento su redditi di impresa e lavoro autonomo. In ogni caso, per i soggetti ISA che aderiscono al concordato ma non al ravvedimento, prorogati i termini di accertamento in scadenza sino al 31 dicembre 2024 con nuovo termine al 31 dicembre 2025. (Italia Oggi)

Condono 2025, tutte le novità: ecco chi potrà beneficiarne e come

Il concordato preventivo biennale delle partite Iva con il Fisco entra nella fase calda dei calcoli di convenienza. Imprese, autonomi e professionisti devono valutare se aderire o meno entro il 31 ottobre al risultato proposto dall’Agenzia delle Entrate, che ha appena fornito una serie di chiarimenti sia con una circolare sia con le risposte a Speciale Telefisco. (Il Sole 24 ORE)

Proposta di concordato preventivo biennale destinata esclusivamente ai contribuenti in regime forfetario che nel periodo d’imposta 2023, anteriore a quello dell’adesione, non hanno superato la soglia di 85.000 euro. (Italia Oggi)

Tra le novità fiscali più rilevanti per il 2025 vi è il concordato preventivo biennale: ecco come funziona e chi potrà accedervi (Quotidiano di Sicilia)