Istat, economia italiana prosegue in crescita moderata

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Gazzetta di Napoli ECONOMIA

L’economia italiana resta su un sentiero di crescita moderata. Aumentano il reddito disponibile e il potere di acquisto delle famiglie, favorito dal calo dell’inflazione. IL QUADRO INTERNAZIONALE L’economia internazionale resta su un sentiero di moderata espansione:  PROSPETTIVE COMMERCIO MONDIALE 49,6 il GLOBAL COMPOSITE PMI (Purchasing Managers Index) a giugno 2024: sotto il 50 il PMI globale sui nuovi ordinativi all’export, dopo soli due mesi sopra la soglia di espansione;  BUON DINAMISMO PER CINA E USA 5,0% l’OBIETTIVO DI CRESCITA del Pil reale cinese per il 2024: l’export manifatturiero traina la crescita in Cina, consumi delle famiglie e investimenti privati spingono il Pil statunitense;  CRESCITA MODERATA PER L’AREA EURO 0,3% il PIL nel 1° trimestre 2024 (variazione congiunturale): condizioni solide del mercato del lavoro sostengono potere d’acquisto e consumi delle famiglie; Next Generation EU possibile traino dell’attività economica. (Gazzetta di Napoli)

Se ne è parlato anche su altre testate

5,0% l’OBIETTIVO DI CRESCITA del Pil reale cinese per il 2024: l’export manifatturiero traina la crescita in Cina, consumi delle famiglie e investimenti privati spingono il Pil statunitense; 0,3% il PIL nel 1° trimestre 2024 (variazione congiunturale): condizioni solide del mercato del lavoro sostengono potere d’acquisto e consumi delle famiglie; Next Generation EU possibile traino dell’attività economica. (Gazzetta di Salerno)

In particolare, in riferimento al periodo gennaio-marzo, il Pil (Secolo d'Italia)

L’Italia no. Il Rapporto Investing in productivity growth di marzo 2024 del McKinsey Global Institute è impietoso: l’Italia presenta una crescita economica negativa nel periodo 1997-2022. (L'Unione Sarda.it)

L’economia italiana va lenta, ma procede

 BUON DINAMISMO PER CINA E USA L’economia italiana resta su un sentiero di crescita moderata. (gazzettadimilano.it)

Il problema numero uno in Italia è la crescita bassa. Per capirne le cause, bisogna guardare all’andamento della produttività aggregata. Il ritardo rispetto al dato francese è evidente. L’ipotesi che a determinarlo sia la dimensione delle aziende. (Lavoce.info)

Lorenzo Forni (Italia Oggi)