Stefano Tacconi dopo la malattia: «Aprirò un ristorante, vino e porchetta a quindici euro. Da allenatore Cassano e Balotelli li avrei presi a calci»

Stefano Tacconi dopo la malattia: «Aprirò un ristorante, vino e porchetta a quindici euro. Da allenatore Cassano e Balotelli li avrei presi a calci»
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Il calvario di Stefano Tacconi, ex portiere con un passato importante nella Juventus, è iniziato nell'aprile del 2022: quando gli è stato diagnosticato un aneurisma e un'emorraggia celebrale. Da lì in avanti è stata una battaglia, la più dura della sua vita. Due anni d'ospedale, quasi due mesi di coma, tre operazioni e soprattutto lo spavento della morte vissuto da molto vicino. Ora, però, Stefano Tacconi vuole riprendersi la propria vita e nel suo libro uscito lo scorso 8 ottobre, intitolato "L'arte di parare", l'ex portiere si racconta senza nessun tipo di filtro. (leggo.it)

Ne parlano anche altri giornali

Stefano Tacconi ha parlato in un'intervista a Repubblica: "Il calcio di oggi è di una noia mortale. Sono tornato allo stadio per Juve-Napoli: una palla! Andrò all’inferno, ma non ho rimpianti. (CalcioNapoli24)

In che senso si conosce? Nel suo libro non ha avuto remore nel raccontarsi. Non crede che come commentatore televisivo il suo stile avrebbe funzionato? (fcinter1908)

Noi portieri eravamo dei pazzi, adesso sono tutti a modo e giocano con i piedi. E su Lele Adani: "A parlare di calcio in tv sarei troppo scomodo. (ilBianconero)

Stefano Tacconi, l’intervista: “Il futuro che desidero è cucinare la porchetta”

Da dirigente, a quelli come Tacconi avrei detto di fumare e bere meno. Se avessi allenato Cassano e Balotelli li avrei presi a calci in culo non so fino a dove. (CalcioNapoli1926.it)

Stefano Tacconi è riuscito a superare l'ischemia cerebrale che lo aveva colpito ed è tornato a vivere al fianco della moglie e dei suoi 4 figli. In un'intervista a La Repubblica ha raccontato di non vedersi come commentatore tv di calcio: "Mi conosco, è per quello che ho lasciato questo mondo, tranne giocare con le Legends della Juventus (Tutto Napoli)

Zenga inv… TORINO — S’accende una sigaretta elettronica (“Queste, mi restano”) e la moglie Laura e il figlio Andrea scuotono la testa: nemmeno lo spavento della morte può ammorbidire quell’inguaribile testone pazzamente innamorato di loro. (la Repubblica)