Tacconi: "Juve-Napoli una palla, se avessi allenato Cassano e Balotelli li avrei presi a calci"|Serie A

Tacconi: Juve-Napoli una palla, se avessi allenato Cassano e Balotelli li avrei presi a calci|Serie A
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Stefano Tacconi dice la sua sul calcio. L'ex portiere della Juventus e della Nazionale ha dichiarato in un'intervista al quotidiano La Repubblica: "Prima delle partite mi facevo otto caffè, un pacchetto di sigarette e un amaro. Se in centomila mi urlavano 'cabron', come al Bernabeu, non me ne fregava niente. Zenga invece pativa tutto ciò. Il mio amico Walter: ci davano per rivali, invece ci mettevamo d'accordo per decidere con quale polemica stuzzicarci". (Calciomercato.com)

Su altri media

Ho un video di Gianluca Vialli che conservo con cura. Agrave; di solito le persone scappano, invece ho avvertito un calore incredibile da parte dei tifosi, della mia famiglia e dei miei cari amici. (ilBianconero)

L'ex portiere della Juventus, che si è rivisto allo Stadium lo scorso settembre a due anni dall'aneurisma che lo aveva colpito, non ha gradito (eufemismo) il match trai bianconeri di Thiago Motta e il Napoli: "Una palla - ha esordito il 67 di Perugia a Repubblica -. (Sport Mediaset)

Da lì in avanti è stata una battaglia, la più dura della sua vita. Ora, però, Stefano Tacconi vuole riprendersi la propria vita e nel suo libro uscito lo scorso 8 ottobre, intitolato "L'arte di parare", l'ex portiere si racconta senza nessun tipo di filtro. (leggo.it)

Stefano Tacconi, l’intervista: “Il futuro che desidero è cucinare la porchetta”

Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus e dell’Italia, ha parlato a La Repubblica dei problemi del calcio moderno, citando due giocatori ex Milan. Le parole di Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus e della Nazionale, sui problemi del calcio moderno. (Milan News 24)

Stefano Tacconi, ex calciatore della Juventus, ha detto la sua sui bianconeri, parlando anche dell'affetto ricevuto. (Juvenews.eu)

“Prima delle partite mi facevo otto caffè, un pacchetto di sigarette e un amaro: se in centomila mi urlavano cabron, come al Bernabeu, non me ne fregava niente. Zenga inv… (la Repubblica)