Esplosione dei cercapersone, lo choc (e l'imbarazzo) dei miliziani di Hezbollah. E Nasrallah è sopravvissuto per caso

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Corriere della Sera ESTERI

«Sospendiamo il Consiglio dei ministri». Il premier libanese Najib Miqati aveva appena aperto la riunione del martedì. Dalle vie intorno al Serraglio, sono d’improvviso saliti i clacson, le sirene, le urla. E i telefonini han preso a squillare. «C’è un’emergenza», ha detto il ministro della Salute, Firass Abiad. Gli ospedali di Beirut, di Sidone, di Tiro si stavano riempiendo di feriti, anche se nessuno all’inizio capiva il perché: un bombardamento, ma senza bombe. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

. Il capo di Hezbollah Hassan Nasrallah terrà un discorso giovedì dopo che centinaia di cercapersone utilizzati dai membri del suo movimento sono esplosi in tutto il Libano. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Le azioni del Mossad sono sempre seguite da un intreccio di versioni, storie più o meno verosimili. È lo schermo di protezione ma anche un atto di guerra psicologica per sfruttare la «confusione» nel campo avversario. (Corriere della Sera)

Israele, che ancora non rivendica l'azione, avrebbe attivato il piano messo a punto per far esplodere i cercapersone di cui erano in possesso i membri di Hezbollah "nel timore che il complotto stesse per essere scoperto dal gruppo terroristico". (Adnkronos)

Cosa ha fatto esplodere i cercapersone di Hezbollah, l'esperto: "Non è stato un hacker, il motivo è un altro"

Un'esplosione simultanea dei cercapersone di centinaia di miliziani di Hezbollah in Libano ha causato otto vittime e quasi 3.000 feriti. Il commento dell'esperto di cybersicurezza Stefano Zanero, docente di Ingegneria informatica del Politecnico di Milano. (Fanpage.it)

Gli esperti concordano: un attacco senza precedenti, ma forse non così sofisticato dal punto di vista tecnologico, quello che ha fatto esplodere i cercapersone («pager») di migliaia di agenti di Hezbollah martedì pomeriggio. (Il Sole 24 ORE)

Un maxi-attacco improvviso e silenzioso. La batteria del cercapersone che i miliziani di Hezbollah portano nelle tasche o alla cintura esplode violentemente. (ilmessaggero.it)