Unicredit ottiene il via libera della Bce per l’acquisizione di Banco Bpm, ma lo scontro con Castagna resta aperto

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ECONOMIA

La Banca centrale europea e la Banca d’Italia hanno dato il loro assenso all’operazione con cui Unicredit punta a ottenere il controllo diretto di Banco Bpm e, indirettamente, delle altre società del gruppo, compresa Anima. L’autorizzazione, arrivata nella serata di ieri, rappresenta l’ultimo passo formale prima del via libera della Consob, atteso entro pochi giorni, che permetterà di finalizzare l’offerta pubblica di acquisto presentata lo scorso 13 dicembre.

Per Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit, si tratta di una tappa cruciale, ma non priva di incognite. La decisione se portare a termine l’acquisizione o abbandonarla – considerata da alcuni osservatori ormai meno vantaggiosa – avrà ripercussioni significative non solo sul destino della banca lombarda, ma anche sugli equilibri del sistema Mediobanca-Generali, con cui lo stesso Orcel dovrà confrontarsi.

Il calendario è serrato: domani il cda di Unicredit si riunirà per deliberare sull’aumento di capitale necessario a finanziare l’operazione, mentre la Consob dovrà approvare il documento entro mercoledì. Se tutto procederà senza intoppi, l’ops potrebbe essere lanciata a metà aprile e concludersi entro giugno.