Gino Cecchettin: “Il mio sfogo social? La difesa di Turetta mi ha ferito troppo, io sono il papà...”

Gino Cecchettin: “Il mio sfogo social? La difesa di Turetta mi ha ferito troppo, io sono il papà...”
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
la Repubblica INTERNO

“Mi sono sentito umiliato, è stato un ulteriore schiaffo”, dice Gino Cecchettin, il papà di Giulia, il giorno dopo l’arringa degli avvocati di Filippo Turetta. Offeso dalla citazione di Pablo Escobar – “Perché confrontare Filippo con un boss, che senso ha?” -; offeso dalla descrizione del killer come “un ragazzino di 22 anni”; offeso da quell’espressione “un po’ come va”, usata per dimostrare che… (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

"Ieri mi sono nuovamente sentito offeso e la memoria di Giulia umiliata", sono le parole affidate a un post in relazione all'udienza di ieri, dove il legale di Turetta ha affermato che l'ergastolo sarebbe "degradante". (Sky Tg24 )

La testa non l’ha praticamente mai sollevata, lo sguardo fisso verso il banco che aveva davanti, o più probabilmente perso nel vuoto. Non ha alzato la testa e non ha nemmeno proferito parola, Filippo Turetta. (Corriere della Sera)

Tuttavia, credo che nell'esercitare questo diritto sia importante mantenersi entro un limite che, pur non essendo formalmente codificato, è dettato dal buon senso e dal rispetto umano», spiega l’uomo, assente durante la discussione degli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera. (leggo.it)

Gino Cecchettin: "Ieri la memoria di Giulia è stata umiliata"

Secondo la procura, Filippo Turetta ha pianificato con maniacale cura le fasi del rapimento e l’uccisione di Giulia Cecchettin (come dimostra la lista delle cose da fare, da lui poi cancellata), e ha attuato il suo proposito senza mai recedere o fermarsi, nonostante il delitto si sia sviluppato in tre diverse fasi, tra le 23.19 e le 23.40, tra Vigonovo e Fossò, una delle quali concretizzatasi all’interno della Fiat Punto con cui poi il ventitreenne di Torreglia si è dato alla fuga, per una settimana, fino all’arresto avvenuto in Germania. (ilgazzettino.it)

«Ieri mi sono sentito offeso», si legge nel post sui social, riferito alle parole del legale del reo confesso. «Così si rischia di aumentare il dolore dei familiari della vittima». (Open)

"Io ieri mi sono nuovamente sentito offeso e la memoria di Giulia umiliata". "La difesa di un imputato è un diritto inviolabile", scrive nel post aggiungendo "credo sia important… (L'HuffPost)