Sindaci per l’Europa, Forte sottoscrive il manifesto
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CAMPOBASSO – “Come sindaca della città capoluogo e membro del Comitato Europeo delle Regioni, insieme ad altri sindaci d’Italia, ho raccolgo l’appello di Michele Serra che auspica una reazione forte e unitaria per riaffermare i valori di pace, libertà e democrazia per un’Europa unita, più giusta e vicina alla gente. In una ‘piazza’ dove ci sarà posto solo per le bandiere europee. Il prossimo 15 marzo, a partire dalle ore 15, saremo a Roma, per dire che l’Europa è necessaria, per riaffermare con forza l’identità europea dal basso, un’identità che non può essere trascurata e che parla ai nostri figli e al futuro”. (Molise News 24)
La notizia riportata su altri media
Scendere o non scendere in piazza? E per cosa? Contro chi? Dove? Ma, soprattutto, al fianco di chi? È psicodramma a sinistra sulla partecipazione a questa o quella manifestazione. Da una parte l’appello di Michele Serra su Repubblica per una piazza pro Europa, dall’altra l’arringa di Giuseppe Conte per un sit-in anti-governo. (Liberoquotidiano.it)
La manifestazione 'Una piazza per l'Europa - tante città, un'unica voce' del 15 marzo prossimo a Roma si terrà a piazza del Popolo. (Civonline)
“La rilancio oggi, qui, in un Molise che è Europa e che dell’Europa ha bisogno. Lo faccio nella convinzione che, in un momento così delicato, a livello nazionale ed internazionale, una mobilitazione delle cittadine e dei cittadini, a partire da chi opera nelle Istituzioni, sia importante e, forse, necessaria. (Molise Network)
Ci son di quei tipi sopravvalutati da loro stessi, come Michele Serra, che si stordiscono al fumo delle loro stesse parole. Le leggessero da un altro ci farebbero piovere sopra pietre di sarcasmo, ma provenendo da loro gli suonano deliziose, profonde. (Nicola Porro)
Un’Europa più unita, forte e vicina ai cittadini. È con questo obiettivo che i Sindaci per l’Europa hanno lanciato una mobilitazione per il 15 marzo a Roma, un’iniziativa apartitica per riaffermare i valori fondamentali dell’Unione Europea in un momento di profonda trasformazione degli equilibri mondiali. (Primonumero)
E’ arrivato il punto di non ritorno. Dopo 80 anni di pace e di (faticosa) democrazia, dopo quasi 70 anni di Europa ufficiale, lo stravolgimento dell’assetto mondiale e l’abolizione delle regole democratiche attuato da Trump impone ai popoli europei, ai governi europei, di agire. (articolo21)