Manovra al Senato: opposizioni denunciano monocameralismo e iter blindato
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Al via l'iter della manovra al Senato, dove il testo è oggi all'esame della commissione Bilancio per poi approdare in Aula il 27 e ottenere il via libera - molto probabilmente con la fiducia - il 28 dicembre. Protestano le opposizioni per l'iter blindato e un "monocameralismo di fatto" che "umilia" un ramo del Parlamento, è l'accusa. "E' giusto dover sottolineare un aspetto di natura procedurale per evitare che questo rito diventi un rito stanco e trascinato e con un tasso di ipocrisia che sfiora l'insopportabilità", ha detto il capogruppo di Italia Viva Enrico Borghi (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altri media
Parte l’iter della legge di Bilancio in Senato. La Manovra è arrivata in seconda lettura per un esame praticamente blindato. L’approdo in Aula è previsto per il 27 e l’ok finale resta fissato per il 28 dicembre. (LA NOTIZIA)
Dopo un passaggio-lampo in commissione Bilancio a Palazzo Madama, che ha visto anche un atto inconsueto come le dimissioni del relatore Fdi Guido Liris, la Legge di bilancio approda in Aula senza mandato. (Adnkronos)
Nel frattempo, il relatore della manovra in Commissione bilancio del Senato, Guido Liris (FdI), ha annunciato di essersi dimesso vista l’impossibilità di poter lavorare sul provvedimento in Commissione per i tempi strettissimi rimasti a Palazzo Madama per la seconda lettura. (Agenzia askanews)
Il tempo stringe per l’esecutivo: bisogna correre per incassare il via libera definitivo dell’emiciclo sabato, a due giorni dall’esercizio provvisorio.… Appena mezz’ora di discussione, poi i lavori si fermano: la manovra va in aula al Senato senza il mandato al relatore. (la Repubblica)
Il voto finale sulla manovra è previsto con un nuovo voto di fiducia. La legge di bilancio arriva in Aula al Senato senza il mandato al relatore, dopo una breve seduta della commissione Bilancio di Palazzo Madama. (la Repubblica)
arriverà il 28 dicembre dopo uno sprint finale di 48 ore, con pochi fondi per le modifiche e i saldi che restano sostanzialmente invariati. Trenta miliardi andranno a redditi bassi e famiglie, rivendica la presidente del Consiglio Meloni che si appresta a richiamare anche il 28 dicembre i suoi ministri per un ultimo Cdm prima di fine anno. (Tiscali Notizie)