Gas, industria, finanza. Putin (con Trump) vuole imporre all'Ue il business as usual (di C. Paudice)

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L'HuffPost ESTERI

Donald Trump lo ha detto apertamente: gli Stati Uniti aiuteranno la Russia ad avere nuovamente accesso ai mercati mondiali, e quindi occidentali. Dei fertilizzanti e dei beni agricoli, per cominciare, ma si lavora silenziosamente anche a un ripristino delle forniture energetiche verso l'Europa e all'allentamento delle sanzioni finanziarie. Vari step che sembrano malcelare il desiderio di un graduale ritorno al business as usual. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre fonti

Tutti i nodi economici e finanziari degli accordi tra Usa, Russia e Ucraina Materiali critici, banche, fertilizzanti, prodotti agricoli e non solo. Ecco di che cosa si parla nelle intese separate in fieri degli Stati Uniti con Russia e Ucraina. (Start Magazine)

"Mi aspetto che Putin faccia la sua parte per un accordo", dice Trump. La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.133. Donald Trump confessa di essere "molto arrabbiato" con Vladimir Putin e minaccia l'imposizione di dazi al 25% sul petrolio russo nel caso non venisse raggiunto un accordo sul cessate il fuoco in Ucraina. (Tgcom24)

La Cina è pronta a svolgere un «ruolo costruttivo» per porre fine alla guerra in Ucraina, ma appoggia la Russia nella difesa dei suoi «interessi», ha dichiarato l'alto diplomatico Wang Yi all'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti. (Corriere della Sera)

Questa è una delle ragioni per cui l'accordo sul cessate il fuoco legato a quel mare così importante per i commerci internazionali appare molto conveniente per Mosca. Il 13 aprile 2022 l'incrociatore Moskva, uno dei fiori all'occhiello della Marina russa, venne colpito da due missili R-360 Neptune ucraini e affondò nel Mar Nero. (ilmessaggero.it)

Non sono ancora chiari i termini della bozza di intesa, ma in molti si interrogano se si possa considerare un vero inizio di dialogo tra i due paesi e per chi sia veramente conveniente. L'accordo per la tregua nel Mar Nero tra Russia e Ucraina. (RaiNews)

Il paradosso è che queste sanzioni hanno avuto un effetto insignificante, tanto che la Russia non ha mai esportato così tanti cereali (65 tonnellate nel 2024, quasi il 75% in più rispetto alla media del decennio pre-invasione). (ISPI)