FdI ricorda le vittime del massacro di Hamas del 7 Ottobre: "Il più grande sterminio dopo la seconda guerra mondiale"
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«Il 7 ottobre ha dimostrato cosa accadrebbe ai cittadini israeliani se non esistesse l'esercito, le sue forze di difesa, su quel territorio: se non ci fosse lo Stato di Israele con le forze armate, i cittadini israeliani verrebbero massacrati e stuprati. Ci sarebbe una pulizia etnica. Nonostante i fiumi (Secolo d'Italia)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ma non si ferma la guerra in Medioriente. Ce ne sono ancora 101 nelle mani dei terroristi, 35 già dichiarati morti. (Tiscali Notizie)
Si è tenuta a Roma, presso il Tempio Maggiore, la commemorazione delle vittime dell'attacco terroristico che ha colpito Israele il 7 ottobre 2023. (Corriere TV)
Anche Greta Thunberg era tra i partecipanti ad una manifestazione pro-Palestina e anti-Israele nei pressi della Südstern a Berlino. (la Repubblica)
Alle prime ore del giorno, ultimo della festività ebraica di Sukkot, circa 3.000 miliziani di Hamas lanciano un attacco senza precedenti a Israele, facendo irruzione nei kibbutz oltre il confine con Gaza a bordo di auto, pick-up, moto e parapendii a motore. (Vatican News - Italiano)
Lunedì 7 ottobre segna un anno dagli orribili attacchi di Hamas e di altri gruppi armati palestinesi nel sud d’Israele, in cui circa 1.200 persone vennero uccise e 250 prese in ostaggio. (Vita)
Un anno fa, alla vigilia del 7 Ottobre, Israele e i Territori Occupati di Palestina vivevano il periodo di pace apparente più “stabile” della loro storia recente. Le virgolette ovviamente sono d’obbligo: era una pace fondata sul predominio brutale esercitato dal governo più di destra della storia d’Israele, su territori palestinesi governati in Cisgiordania dalla leadership inefficace e corrotta di Abu Mazen, e a Gaza controllati invece dalle leadership corrotta, fondamentalista ma a suo modo efficace di Hamas (Today.it)