Alpinisti morti, l'esperto del Gran Sasso: «Se più prudenti si sarebbero salvati, ecco perché. Operazione di soccorso? Pericolosa»

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«Noi che conosciamo la nostra montagna, il Gran Sasso, che muta molto velocemente, non saremmo andati». Francesco Sulpizio, presidente CAI abruzzo, conosce bene la direttissima, il percorso intrapreso dai due alpinisti morti sull'Appennino. È consapevole anche dei pericoli e dei rischi "che ci sono sempre". Ma la tragedia si poteva evitare? Le risposte dell'esperto. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

Compagni di avventure, appassionati di arrampicate, esperti alpinisti, Cristian Gualdi e Luca Perazzini, 48 e 42 anni, romagnoli con la montagna nel sangue, hanno trovato la morte sulla vetta più alta dell'Appennino. (il Giornale)

– Ora c'è la conferma ufficiale: Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due alpinisti di Santarcangelo rimasti bloccati nella Valle dell'Inferno sul Gran Sasso, sono morti per assideramento e non per i traumi conseguenti allo scivolamento. (il Resto del Carlino)

Si terranno nelle giornata di giovedì ma in due distinti momenti i funerali di Cristian Gualdi e Luca Perazzini, i due santarcangiolesi deceduti sul Gran Sasso. L’ultimo saluto a Perazzini si svolgerà nella mattinata di giovedì nella chiesa di San Vito, mentre quello a Gualdi nel pomeriggio nella chiesa della Collegiata a Santarcangelo. (News Rimini)

Gli alpinisti Cristian Gualdi e Luca Perazzini sono morti per ipotermia

Ieri sera (venerdì) la seduta del consiglio comunale di Santarcangelo è stata aperta dal discorso del sindaco di Santarcangelo, Filippo sacchetti, che ha voluto ricordare i due... (Virgilio)

Forse hanno continuato a parlarsi e a farsi coraggio a vicenda, mentre la notte del Gran Sasso calava su di loro con temperature al di sotto dei -10 gradi e raffiche di vento a 140 chilometri orari. Luca Perazzini, 42 anni, e Cristian Gualdi, 48, da Santarcangelo di Romagna (nel Riminese), i due alpinisti dispersi dal 22 dicembre scorso, erano a pochi metri l’uno dall’altro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Una ricognizione cadaverica che ha dunque confermato i timori che in questi giorni hanno accompagnato la speranza di poter trovare i due uomini, rispettivamente di 48 e 42 anni, ancora vivi. (ChietiToday)