Gran Sasso, i due alpinisti romagnoli sono morti per ipotermia
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I due non sono deceduti per i traumi riportati dalla caduta, ma a cause delle temperature gelide. Lo ha stabilito attraverso una ricognizione cadaverica, l'anatomopatologo della Asl di Teramo, Giuseppe Sciarra. La procura ha riconsegnato le salme ai familiari. Giovedì i funerali a Santarcangelo di Romagna I due alpinisti romagnoli Cristian Gualdi e Luca Perazzini, rispettivamente 48 e 42 anni, dispersi dal 22 dicembre sul Gran Sasso d'Italia e recuperati ieri mattina intorno alle 12, sono morti - come si sospettava - per ipotermia e non per i traumi riportati nello scivolamento nella Valle dell'Inferno a quota 2700 metri. (Sky Tg24 )
Su altre testate
Ma gli occhi sono rossi, il volto è segnato. Il signor Giancarlo, papà di Luca Perazzini, è sui settant’anni, portati vigorosamente. (Corriere della Sera)
Ora c’è la conferma ufficiale: Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due alpinisti di Santarcangelo rimasti bloccati nella Valle dell’Inferno sul Gran Sasso, sono morti per assideramento e non per i traumi conseguenti allo scivolamento. (il Resto del Carlino)
Intorno alle 15 il cielo, finalmente sereno dopo giorni di bufera furiosa con venti fino a 180 chilometri orari, viene solcato dall’elicottero del 118. A bordo, direzione obitorio dell’ospedale di Teramo, ci sono le salme di Cristian Gualdi, 48 anni e Luca Perazzini, 42. (ilgazzettino.it)
In montagna, la morte è un rischio che ogni alpinista accetta, e quando colpisce, il silenzio e il ricordo commosso sono l'unica risposta, come nel caso della tragica scomparsa di Luca Perazzini e Cristian Gualdi sul Gran Sasso. (Lo Scarpone)
Si sono scambiati parole fino alla fine, cercando di darsi forza reciprocamente. (Fanpage.it)
Insieme fino all'ultimo. Così hanno deciso le famiglie di Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due amici alpinisti di Santarcangelo morti sul Gran Sasso. (il Resto del Carlino)