Centro Mariapoli “La Sorgente”, porte aperte agli sfollati. “La nostra speranza è vedere fiorire il deserto dei cuori”

Centro Mariapoli “La Sorgente”, porte aperte agli sfollati. “La nostra speranza è vedere fiorire il deserto dei cuori”
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Testimonianze dal Centro Mariapoli “La Sorgente” di Ain Aar, a 20 chilometri a Nord di Beirut dove anche qui le persone in fuga dalle bombe che stanno devastando il Sud del Paese, hanno bussato alle porte e le hanno trovate spalancate. “Potevamo non accoglierle? Cosa ne sarebbe stato dell’ideale di fratellanza del quale ci nutriamo e che dovrebbe essere la nostra caratteristica?”. “La speranza è che presto si possa tornare a casa. (Servizio Informazione Religiosa)

Ne parlano anche altri media

Thea Valentina Gardellin, insegnante, interprete, clownterapeuta “di corsia”, componente della delegazione “Per non dimenticare Sabra e Chatila”, è rimasta a Beirut per continuare a effettuare i laboratori di clownterapia rivolti alle bambine ai bambini palestinesi e libanesi. (articolo21)

Per amore di Beirut. “Canto d’amore per una città mitica, Beirut”: così è presentato “Il tumulto”, ultimo romanzo di Sélim Nassib, scrittore nato e cresciuto a Beirut in una famiglia ebraica di origine siriana. (Gente e Territorio)

Il ministro ha detto che al momento si contano 70.100 sfollati interni, alloggiati in 535 ricoveri di fortuna, e 27.000 profughi scappati oltre confine, la metà dei quali ultimi risultano essere cittadini siriani residenti in Libano che sono tornati in patria nella confinante Siria. (Tuttosport)

Una straordinaria testimonianza da Beirut

È la fotografia che in questi giorni sta certificando la situazione degli abitanti… Un esodo di proporzioni bibliche. (La Stampa)

E tre missili aria-terra sparati da un caccia F-35 sventrano una palazzina alla periferia sud di Beirut, uccidendo quattro persone tra cui il vero obiettivo, Muhammad Hossein Srour, nome di battaglia Abu Saleh, capo delle forze aeree del movimento sciita filo-iraniano e responsabile di droni e missili da crociera. (ilmessaggero.it)

In fuga dai bombardamenti israeliani sul Libano meridionale, gli sfollati attraversano il confine libanese verso Jdeidat Yabus, nella Siria sudoccidentale. Human Rights Watch ha avvertito mercoledi' che i bombardamenti israeliani sul Libano stanno mettendo i civili "a grave rischio", sollecitando un'indagine internazionale sulle ostilita' nel Paese e nel nord di Israele. (Il Mattino di Padova)