Rilascio di Cecilia Sala, decisivo il ruolo del capo dell’intelligence italiana. Il negoziato
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Era a bordo del Falcon 900 che ha riportato da Teheran a Roma Cecilia Sala . Il generale Gianni Caravelli , direttore dell’Aise , l’agenzia dell’intelligence nazionale per l’estero, è certamente il principale protagonista della liberazione della giornalista italiana arrestata il 19 dicembre. Dal giorno dell’arresto le autorità italiane si sono mosse su due livelli: i contatti diplomatici e quelli dei servizi di informazione e sicurezza. (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri media
Decenni di attività in Medio Oriente, contatti in Paesi complessi e capacità di lavoro dietro le quinte. (Sky Tg24 )
Ne ha un’altra di coperta per proteggersi dal freddo di Evin che è pungente — «doloroso», dicono le detenute iraniane —, e congela. Nella cella lunga quanto lei sdraiata, Cecilia Sala non ha un materasso e dorme per terra, su una coperta. (Corriere della Sera)
Il primo post della giornalista su Instagram dopo la sua liberazione e il rientro in Italia la ritrae nell'abbraccio con il compagno dopo essere atterrata a Ciampino: "In testa chi alzando lo sguardo non può ancora vedere il cielo" (Il Fatto Quotidiano)
Non appena è scesa dalla scaletta dell'aereo, La giornalista italiana arrestata a Teheran dove è rimasta per 21 giorni nel terribile carcere di Evin, ieri è finalmente tornata a casa. (Io Donna)
Nelle sue parole c'è l'incredulità per un rilascio avvenuto in tempi più brevi di quelli che si attendeva. Era stata portata in una cella più grande, con un’altra detenuta. (Vanity Fair Italia)
Alla domanda di Calabresi su quale fosse stata la cosa più difficile da affrontare, Cecilia ha risposto: "La tua testa... (Il Giornale d'Italia)