Hollywood, scandalo sessuale: "I vip che stanno pagando", trema l'America

Hollywood, scandalo sessuale: I vip che stanno pagando, trema l'America
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"Ho sentito parlare di tutte queste persone che pagano le presunte vittime perché non facciano i loro nomi": il rapper Ray J ha confessato ad Harvey Levin di Tmz che alcuni vip e personaggi importanti del mondo dello spettacolo starebbero pagando per non essere coinvolte nello scandaloso caso di Diddy, il cantante attualmente in carcere con le accuse di traffico sessuale, racket e prostituzione. Gli investigatori si stanno concentrando soprattutto sui racconti dei testimoni che hanno preso parte ai famosi "White Party" di Diddy, le feste incriminate dove pare succedesse di tutto e di più. (Liberoquotidiano.it)

Su altre testate

Il Daily Mail è riuscito ad ottenere le immagini di uno di questi festini e in particolare il party di compleanno del 3 maggio 2014 del rapper Meek Mill. Nonostante l’appello degli avvocati di Puff Daddy di non far uscire più interviste o video inerenti ai “Freak Off”, i festini a base di sesso e alcol dell’artista, emergono ulteriori dettagli. (Il Fatto Quotidiano)

Tra i tantissimi dettagli che sono emersi quello che ha colpito l’opinione pubblica è che Daddy non avrebbe mai fatto distinzione di età o di sesso per le vittime. (Il Fatto Quotidiano)

I procuratori federali hanno evidenziato il tentativo di manipolare le testimonianze, dal carcere, di Diddy. (Fanpage.it)

Una “celebrità” ha fatto causa all’avvocato anti-Diddy: «Inventa violenze sessuali per estorcere denaro»

Sconvolge il racconto del gestore di una villa affittata da Puff Daddy dieci anni fa per il compleanno di un amico: «Il giorno dopo le camere da letto erano disgustose» (Open)

Tony Buzbee è il legale che dice di avere raccolto oltre 120 testimonianze di violenze commesse da Sean Combs. «Mi vogliono intimidire, ma non funzionerà» (Rolling Stone Italia)

«Alcuni giorni hanno panini al pollo. Ci sono hot dog e i"murder burgers" fatti con una polpetta sottile paragonata alla pelle di una scarpa da un ex detenuto», racconta il New York Post (Open)