Salvini e quell’abbraccio alla fidanzata in lacrime dopo la sentenza
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Stringe i pugni nel segno di vittoria, abbraccia chi gli capita. Matteo Salvini si guarda intorno, cerca Francesca Verdini. Lei, che al momento della sentenza era in aula, è in lacrime, si fa spazio tra la folla e lo raggiunge: i due si lasciano andare in un lungo abbraccio. L'avvocato Giulia Bongiorno è commossa. «Siete stati tutti bravi», dice Salvini. Verso le 12 di stamane il vicepremier aveva lasciato il bunker del carcere Pagliarelli, a Palermo, per raggiungere la fidanzata, che lo attendeva in auto. (La Stampa)
Ne parlano anche altri media
"Oggi tutta l'attenzione dell'opinione pubblica è rivolta alla sentenza del processo Open Arms a carico dell'ex ministro degli interni Matteo Salvini. La luna è tutta la crudele sofferenza inflitta a una moltitudine di esseri umani e lavoratori in nome della difesa dei confini dai clandestini Come se le persone migranti rappresentassero una minaccia militare o economica e di per sé fossero qualcosa di diverso da noi. (Sky Tg24 )
C’è tutta una vulgata secondo la quale l’assoluzione avrebbe tolto a Matteo Salvini lo spartito del vittimismo. La racconta la tensione spari… (La Stampa)
Alle 19 e 40 in punto, mentre l’aula stracolma sta votando la manovra, l’applauso dai banchi del centrodestra accoglie la notizia dell’assoluzione di Matteo Salvini perché il fatto – il sequestro di persona dei migranti sulla Open Arms - non sussiste. (L'HuffPost)
Per paradosso, pesa quasi più della condanna a sei anni di carcere, chiesta dall’accusa nel processo di Palermo, l’assoluzione di Salvini dall’ipotesi di sequestro di persona per l’arcinota vicenda della nave ong Open Arms, a cui fu negato per giorni l’attracco in un «porto sicuro» malgrado le condizioni di salute e di bisogno in cui versavano i 147 migranti raccolti in mare, nel Canale di Sicilia. (La Stampa)
Gli applausi per Salvini alla Camera (il Giornale)
Dire che l’assoluzione lo ha rimesso su di giri è riduttivo: «Adesso non ce n’è per nessuno», si danno di gomito tra loro i leghisti fuori dall’aula bunker del Pagliarelli di Palermo. Ha vinto la battaglia, Matteo Salvini (ilmessaggero.it)