Bce, via libera a Unicredit per salire in Commerzbank. Orcel negozia con Berlino
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TORINO. Francoforte piccona la resistenza di Berlino. La resistenza tedesca alla scalata di Unicredit a Commerzbank perde i primi pezzi. La Bce, infatti, ha dato il via libera alla banca di Piazza Gae Aulenti per salire fino al 29,9% del capitale. Una decisione attesa anche perché la vigilanza europea è chiamata a valutare, in particolare, gli aspetti finanziari dell’operazione perché l’investimento non deve mettere a rischio la struttura di capitale di nessuno dei soggetti in causa. (La Stampa)
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Tant'è che Andrea Orcel, il numero uno di Piazza Gae Aulenti, dovrà tirare fuori le sue migliori qualità per aprire una breccia nel muro di Berlino. Il termometro della situazione lo danno non solo le dichiarazioni critiche del cancelliere in pectore Friedrich Merz che preferirebbe costruire un polo tutto tedesco intorno a Commerz, ma anche l'opinione dell'intellighenzia più ascoltata dalle parti della Cdu, il partito perno del nuovo governo che sarà: «Con il progetto dell'unione bancaria incompleto», è l'opinione di Tobias Troeger, professore di diritto commerciale della Goethe University interpellato da Reuters, «la zona euro non è attrezzata per affrontare una crisi delle dimensioni di Unicredit/Commerzbank». (il Giornale)
Dopo l’approvazione della Bce all’aumento della partecipazione di UniCredit in Commerzbank, resta lo scetticismo in Germania. (Adnkronos)
La scalata in Commerzbank di Unicredit può continuare. La grande scalata del secondo istituto italiano alla concorrente tedesca, iniziata a settembre, ha portato il gruppo guidato da Andrea Orcel a detenere, direttamente (Inside Over)
La resistenza tedesca alla scalata di Unicredit a Commerzbank perde i primi pezzi. Francoforte piccona la resistenza di Berlino. (La Stampa)
Il gruppo bancario milanese ha segnato però un punto centrale verso la possibile fusione che darebbe vita al più grande gruppo del credi… Se aggregazione dovrà essere tra la banca tedesca e l’istituto milanese guidato da Andrea Orcel sarà, con molta probabilità, soltanto nel 2026. (L'HuffPost)
Si apre uno spiraglio nel fronte tedesco di Unicredit anche se la possibilità di proseguire l’acquisizione è rinviata al 2026 dovendo superare alcuni step formali e politici. Gae Aulenti detiene il 28% di cui il 9,5% diretto in azioni acquisite per metà dal governo e metà in Borsa e il restante 18,5% in strumenti derivati sui quali è stata aperta una copertura. (ilmessaggero.it)