La FA alza l’asticella: staff composto per il 30% da neri o asiatici entro il 2028
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La Football Association fissa obiettivi ambiziosi per uno staff tecnico più inclusivo e paritario, puntando ad un cambiamento culturale Nancy Gonzalez Ruiz 26 novembre 2024 (modifica il 26 novembre 2024 | 18:03) La Football Association (FA) inglese ha fissato degli obiettivi ambiziosi per il futuro del calcio nazionale, mirati a favorire l’inclusione e combattere la discriminazione. Entro il 2028, il 30% dello staff tecnico delle squadre nazionali maschili, dall’Under 17 fino alla nazionale maggiore, dovrà essere composto da persone di origine nera, asiatica o di altre minoranze etniche. (DerbyDerbyDerby)
Ne parlano anche altri giornali
La FA ha fissato gli obiettivi per un futuro sempre più inclusivo nel calcio inglese: nel mirino l'aumento di dipendenti donne e di etnie diverse. Un calcio sempre più aperto a tutti, a prescindere dall'etnia o dal genere: è questo il focus del piano promosso dalla Football Association inglese per il quadriennio 2024-2028. (Goal Italia)
La Football Association ha annunciato che il 30% dello staff tecnico delle Nazionali maschili dall’Under 17 alla prima squadra dovrà essere composto da neri, asiatici o persone di altre etnie. L’obiettivo dovrà essere raggiunto entro il 2028, una svolta legata indissolubilmente alle polemiche scatenate dalla Black Footballers Partnership, che ha invitato la FA a “lavorare molto di più” per creare un gruppo eterogeneo di candidati per la posizione di commissario tecnico dell’Inghilterra. (il Giornale)
Il calcio inglese, che è il più antico del mondo, ora si è messo in testa di diventare anche il più moderno, ma rischia di fare un clamoroso passo indietro. Sì, perché la FA (Football Association, la federazione), per apparire sempre più politicamente corretta, combattere il razzismo e le diversità, aprirsi alle minoranze e all’uguaglianza e bla bla bla, ha preparato un documento intitolato “A Game Free From Discrimination” (un gioco libero da discriminazioni) che contiene una lista di obiettivi da raggiungere entro il 2028, nobili nell’intento ma decisamente poco convincenti nei fatti. (Liberoquotidiano.it)