Il VIDEO dell'attentato a Mosca, il generale Kirillov ed il suo vice escono da un'abitazione, poi l'esplosione
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Ecco il video dell'attentato a Mosca. Il generale russo Kirillov ed il suo vice Ilya Polikarpov escono da un'abitazione, poi l'esplosione che causa la morte di entrambi. La bomba era piazzata in un monopattino elettrico. È in quel momento lì che l'ordigno esplode, attivando gli allarmi delle auto parcheggiate e facendo sobbalzare la neve sull'asfalto. Kirillov era comandante delle truppe russe di difesa nucleare, chimica e biologica, ed il video è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza di un'automobile. (Il Giornale d'Italia)
Ne parlano anche altri giornali
Un cittadino uzbeko di 29 anni è stato arrestato per l'attentato al generale Kirillov a Mosca. Al 29enne sarebbero stati promessi 100 mila dollari e un posto dove vivere nell'Unione Europea. (Il Giornale d'Italia)
Ma è chiaro, aggiunge, che "esiste una terza categoria di criminali: chi ha stimolato, chi ha nutrito, chi ha incoraggiato silenziosamente". L'indagine stabilirà i dettagli, chi ha ucciso, chi ha ordinato", scrive sul suo canale Telegram Zakharova. (Tiscali Notizie)
Quello del generale Igor Kirillov è, in ordine di tempo, l’ultimo nome di una lunga lista: un elenco di azioni e omicidi mirati in continuo aggiornamento. Da un lato le operazioni degli 007 di Kiev (tra sabotaggi e uccisioni in territorio russo), dall’altro le morti e i misteri sui dissidenti interni di Mosca. (Il Fatto Quotidiano)
Intanto, la Federazione ha annunciato che porterà l'omicidio del generale sul tavolo del Consiglio di sicurezza dell'Onu del 20 dicembre. Per questa ragione la Federazione indaga per terrorismo, cercando di svelare come la mano dello SBU sia arrivata a colpire ad appena sei chilometri dal Cremlino. (il Giornale)
Dopo tre anni di guerra in Ucraina e ben poche iniziative diplomatiche, c’è da chiedersi chi voglia davvero continuare a combattere. Una domanda legittima, visto che nessuno, né Vladimir Putin né Volodymyr Zelensky, sembra disposto a trovare una qualche forma di accordo per chiudere un conflitto che dura ormai da troppo tempo. (LA NOTIZIA)
Era il marzo 2020, il picco della pandemia, Bergamo devastata dal Covid: i russi arrivarono in 104, tra cui solo 28 medici e 4 infermieri, il resto scienziati e militari esperti di guerra batteriologica. (Corriere della Sera)