Milano-Cortina: Sinner ambassador dei volontari

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È Jannik Sinner il primo ambassador dei Giochi Olimpici invernali targati Milano-Cortina. Il tennista è stato scelto come volto rappresentante dei volontari dell’evento che inizierà il prossimo 6 febbraio con la cerimonia d’apertura. A poco più di un anno dall’avvio, il ruolo delle persone che scelgono di prestare servizio per l’ottima riuscita dei Giochi diventa sempre più fondamentale. Basti pensare alla stima che il comitato organizzativo ha ipotizzato per questa figura: un numero vicino alle ventimila unità. (SNAI Sportnews)

La notizia riportata su altri media

«La scelta di Sinner è logica, evidente. Il numero uno al mondo, Jannik Sinner, è il primo volontario delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. (ilmessaggero.it)

Stavolta, per ovvi motivi, non lo farà come tennista, ma in qualità di volontario e brand ambassador. Questo ruolo rappresenta un ritorno simbolico alle sue origini, essendo cresciuto con una forte connessione agli sport invernali prima di dedicarsi completamente al tennis. (Corriere della Sera)

"Il cronoprogramma è buon punto, partendo dal presupposto che eravamo indietro e stiamo recuperando moltissimo. Sapete che abbiamo anche dei vigili che sono il CIO e le federazioni internazionali: stiamo rispettando quella che è la tabella di marcia. (Il Mattino di Padova)

MILANO CORTINA - Sinner: "Io tedoforo? Mi piacerebbe far parte in qualche modo delle Olimpiadi"

Foto Ray Giubilo Jannik Sinner è stato annunciato ufficialmente come ambassador dei volontari dei Giochi Invernali di Milano-Cortina 2026 in una conferenza stampa con il presidente del CONI Giovanni Malagò a Milano. (TennisItaliano.it)

Il primo volontario d'eccezione per Milano-Cortina sarà Jannik Sinner come ha riportato Giovanni Malagò, presidente del Comitato Olimpico Nazionale italiano, durante il suo intervento all'evento “Un sogno chiamato Parigi 2024” in corso a Milano. (ilgazzettino.it)

Mi farebbe piacere fare parte in qualche modo delle Olimpiadi: lo sport mi ha dato davvero tanto, l'adrenalina che mi ha dato lo sci non l'ho ancora ricevuta da altre cose. Mi piacerebbe vedere il gigante, la discesa libera ma solo da fuori perché quando sciavo avevo paura". (Napoli Magazine)