Jannik Sinner sconvolge Andy Roddick: "Assurdo, mi sembrava uno scherzo"
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Un altro successo di stagione, arrivato nelle Finals di Torino, e una stagione da urlo che gli ha portato il posto di numero 1 al mondo Atp, conquistato in pieno svolgimento del Roland Garros, due titoli Slam (Australian Open e US Open), le Finals di Torino e altri cinque titoli Atp: Rotterdam, Miami, Halle, Cincinnati e Shanghai. Jannik Sinner è stato elogiato da Andy Roddick nel suo podcast “Served with Andy Roddick”. (Liberoquotidiano.it)
La notizia riportata su altri media
La stampa estera, il giorno dopo il trionfo di Jannik Sinner a Torino, non lesina complimenti al numero 1 del mondo. Ma non solo. (Tiscali)
Cinque vittorie su cinque, nessun set concesso all’avversario: il successo di Jannik Sinner nelle Atp Finals di Torino è andato ben oltre le aspettative. Il tennista italiano ha portato a casa il trofeo dopo aver battuto in finale Taylor Fritz, che aveva già battuto durante il girone. (MilanLive.it)
Sono quelle provate dal brasiliano Carlos Bernardes, 60 anni, arbitro internazionale dal 1992 da tempo residente a Gorle, che ha diretto il confronto tra il numero 1 e Taylor Fritz. Domenica nella serata che ha incoronato Jannik Sinner alle Atp Finals, c’è stato spazio per altre emozioni. (L'Eco di Bergamo)
È vero che aveva chiuso il 2023 mostrando lampi di classe vivissima, con i tre match point annullati a Djokovic in Coppa Davis come sliding doors e dichiarazione d’intenti a tutto il circuito ATP: da oggi dovete vedervela anche con me. (Today.it)
Carlo Alberto Bernardes Junior , 58 anni, brasilano, è il super giudice di sedia che in questi giorni di Davis, a Malaga, conclude una carriera straordinaria: oltre 8mila i suoi match in quarant'anni di carriera, durante la quale ha diretto anche gli incontri di 24 dei 29 Numeri Uno che hano raggiunto la vetta della classifica mondiale. (Tuttosport)
Ed è un piacere leggerne i relativi referti sulle tv, nei giornali, sui siti, ormai non soltanto italiani. Approfondirei il primo concetto: la supremazia mondiale. (La Gazzetta dello Sport)