L'Emilia-Romagna al voto: ma si parla di montagna? L'Appennino e le aree interne nei programmi elettoriali dei candidati De Pascale e Ugolini
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C'è una cosa che tutte le province emiliane e romagnole (tranne una, Ferrara) hanno in Comune, ed è la montagna, l'Appennino. Il territorio di quelle che affacciano sull'immensa Pianura Padana (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna) abbraccia l'Appennino tosco-emiliano; la Romagna (Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini) che a Nord guarda il mare, invece a Sud ha l'Appennino tosco-romagnolo, quello che nell'ultimo anno e mezzo è stato ripetutamente colpito da eventi alluvionali eccezionali, gli effetti dei cambiamenti climatici in un territorio sempre meno densamente abitato, sempre più abbandonato da agricoltura ed allevamento estensivo. (il Dolomiti)
Su altri giornali
Se dovesse essere eletto presidente dell’Emilia-Romagna la prima cosa che farebbe è «fare trasparenza sui vaccini e chiedere uno studio comparato sulle conseguenze che, a livello di patologie, ha avuto chi si è vaccinato rispetto a chi non lo ha fatto». (La Nuova Ferrara)
Secondo un sondaggio Emg per il l’Agorà, a livello nazionale, cresce Fratelli d’Italia fino a raggiungere il 29,6%. Ultimo giorno di campagna elettorale prima del voto di domenica 17 novembre e lunedì 18 novembre. (StrettoWeb)
Allo Spazio Rotative per rispondere alle domande dei conduttori Nicoletta Bracchi e Thomas Trenchi saranno presenti i quattro candidati alla poltrona di governatore: Michele De Pascale, candidato del centrosinistra, la candidata del centrodestra Elena Ugolini, Luca Teodori candidato della lista “Lealtà, Coerenza, Verità”, e Federico Serra, candidato della lista “Emilia Romagna per la pace, l’ambiente, il lavoro”. (Libertà)
La Segreteria della Cgil Emilia Romagna invita a partecipare massicciamente al voto per l’elezione del nuovo presidente della Regione Emilia – Romagna e dell’Assemblea Regionale. (Estense.com)
Domenica 17 novembre appuntamento ai seggi dalle 7 alle 23 e lunedì 18 novembre dalle 7 alle 15 per eleggere il presidente e rinnovare l’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna composta da 50 consiglieri. (il Resto del Carlino)
Se ci fossero state le condizioni, Stefano Bonaccini un «terzo mandato» l’avrebbe «fatto volentieri». (Corriere della Sera)